Di Stefano su ricostruzione e architetti


L’Aquila – (di Pietro Di Stefano, assessore comunale alla ricostruzione) – Intervengo sulla questione sollevata dal Presidente dell’Ordine degli architetti Gianlorenzo Conti, in merito alle disposizioni rese note dal dirigente della ricostruzione del capoluogo abruzzese a proposito del contributo emesso per l’innalzamento del livello di sicurezza degli edifici classificati E.
La mia risposta è d’obbligo, non tanto per Conti, che da persona avveduta conosce benissimo l’intera vicenda, ma per chiarezza ai cittadini che potrebbero essere fuorviati dalle sue affermazioni. Come ho avuto modo già di dire, la circolare del Comune, va colmare un vuoto e chiarisce un fatto ovvio, già previsto dalle Opcm vigenti che noi tuttavia riteniamo insufficienti.
Se non si raggiunge il 60 percento del livello di sicurezza, anche fruendo dei 600 euro a metro quadrato, il richiedente che non intenda accollarsi la differenza, può procedere alla sostituzione edilizia.
Tale fattispecie è sempre stata contenuta all’interno delle disposizioni in vigore per la sostituzione edilizia volontaria. Il vantaggio della circolare consiste nel fatto che in tal caso si salta l’esame di Reluis e si abbreviano i tempi.
La sostanza invece è altra e per questo il mio chiarimento a Conti e all’opinione pubblica.
Come sosteniamo da tempo deve essere data la possibilità del raggiungimento del livello massimo di sicurezza restando entro il limite di spesa individuato quale soglia di convenienza economica (euro 1.270,00 al metro quadro) lasciando al tecnico redattore del progetto tale scelta.
Per tali ragioni vanno cambiate le ordinanze, come sempre chiesto, sia dal Comune che dagli ordini professionali. Quindi nessuna disparità tra ieri ed oggi.
Vorrei anche dire però che non è corretto che ad ogni atto del Comune, anche buono e positivo, si trovino spunti di polemica asfittica e senza senso.


11 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
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