Biomasse, politica divisa e vociante
Vasto – (Foto: il comitato cittadino per la tutela del territorio ha idee chiare) – Come sempre su temi ambientali, che sottintendono flussi più o meno presumibili di denaro e scontri di interessi, la politica è incapace di mostrare un volto solo. E’ Giano bifronte, almeno, quando non ha molte di più di due facce… Il consiglio comunale si divide sui progetti per la realizzazione di centrali elettriche a biomasse a Punta Penna. E’ successo oggi, al cospetto di un folto pubblico che non ha mancato di sottolineare, con rumorosi commenti, il frazionamento dei gruppi politici. Una seduta vociante e tesa, come era da prevedere. Erano chiamati, questi ultimi, a discutere e votare le distinte mozioni presentate sulla vicenda, due delle quali proposte dalla maggioranza di centrosinistra.
Alla fine, tra astensioni e voti contrari in seno alla stessa coalizione, e’ passato il documento del capogruppo del Pd, Francesco Menna, che ha ottenuto 12 voti favorevoli. Si chiede un patto per il territorio tra impresa, comune e associazioni, per far convivere ambiente, turismo e industria. “Il Consiglio comunale di Vasto chiede alla Regione Abruzzo la moratoria delle autorizzazioni ad oggi rilasciate e di quelle in itinere per richieste relative all’insediamento di centrali per la produzione di energia dalle biomasse nella zona industriale di Punta Penna. Tali sospensioni si rendono necessarie al fine di far divieto, a chi e’ in procinto di svolgere tali attivita’, di dar proseguimento delle stesse”.
Questo l’emendamento presentato stamane in consiglio comunale dai consiglieri di Progetto per Vasto Massimo Desiati e Andrea Bischia, bocciato dalla maggioranza, che, si legge in una nota dei due consiglieri di opposizione “ha segnato la distanza tra chi auspicava la netta chiusura alla ipotesi di insediamento di centrali a biomasse a Punta Penna e chi invece, con un atteggiamento contrario di facciata, mirava soltanto a sanare un evidente imbarazzo per decisioni gia’ prese nel consentire una nuova fase per la installazione di centrali di generazione di energia in una delle zone piu’ pregiate del territorio cittadino. Si e’ registrata, inoltre, la polverizzazione, evidenziata con le espressioni di voto, nei gruppi di maggioranza, i quali, inviluppati in assurdi bizantinismi letterari, non e’ riuscita, comunque, a trovare vie di fuga dalle proprie responsabilita’. Allontanandosi cosi’ dallo stesso mandato elettorale ricevuto soltanto sette mesi fa? da una cittadinanza sempre piu’ attonita al cospetto di decisioni ben distanti dal comune sentire della popolazione”.
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