Porto canale, soccorsi urgenti
L’Aquila – DICHIARAZIONI MASCIA E SOSPIRI – Pochissimo prima che il malato passi a miglior vita, tutti si accorgono come destati da levantino torpore, che il porto canale di Pescara (fermo da mesi perchè non dragato) è un’emergenza. Anzi, un’arciemergenza. Alla quale non si sarebbe dovuti arrivare, se esistessero delle vere autorità e delle vere istituzioni. E politici responsabili. Tutta gente alla quale Pescara dovrà , prima o poi, chiedere rendiconti.
Ed è un coro di proclami e impegni, promesse e mani tese. Forse tutto ciò poteva accadere prima, molto prima degli ozi natalizi. E’ accaduto invece solo oggi, in un incontro a Palazzo Silone, di fronte al presidente Chiodi.
Si muove su sei punti l’intesa che nel pomeriggio e’ stata raggiunta tra il presidente della Regione, Gianni Chiodi, il commissario del Porto di Pescara, Guerino Testa, il sindaco Luigi Albore Mascia, i rappresentanti dell’Associazione armatori, la Camera di commercio e il Forum economia e sviluppo, per far fronte alla grave crisi che investe il porto canale di fatto paralizzato per il mancato avvio del dragaggio dei fanghi. Nel corso della riunione, alla quale erano presenti gli assessori Mauro Febbo, Carlo Masci e Alfredo Castiglione, il presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano e i consiglieri Lorenzo Sospiri, Federica Chiavaroli e Alessandra Petri, il presidente Chiodi ha confermato tutta la sua disponibilita’ ad assumere “tutte le iniziative necessarie e indispensabili per avviare le operazioni di dragaggio” e per “avviare le procedure burocratiche legate all’erogazione degli ammortizzatori in deroga alle imprese della marineria colpite dall’emergenza”.
In ragione della disponibilita’ del Presidente della Regione, si e’ deciso che, si legge nel verbale finale, “il presidente Chiodi avviera’ un contatto con l’Ispra per l’effettuazione nel piu’ breve tempo possibile delle analisi dei fanghi dragati dalla darsena commerciale; s’impegnera’ all’erogazione, nei limiti e nelle indicazioni di legge, della Cassa integrazione in deroga agli imbarcati; avviera’ un contatto con il direttore dell’Inps di Pescara per accertarsi delle reali condizioni e difficolta’ tecniche che non permettono allo stato di erogare la Cig al personale di marineria di Pescara; s’impegnera’ direttamente, dopo la dichiarazione di evento straordinario, di notificare all’Unione europea le procedure in deroga per il sostegno finanziario alle imprese”.
A chiusura dell’accordo, infine, la Camera di Commercio di Pescara ha sollecitato un incontro l’Abi regionale al fine “di esplorare possibilita’ di sospendere temporalmente le condizioni in essere dei prestiti erogati alle imprese nel settore della pesca interessate dall’emergenza”. Quest’ultimo impegno e’ stato assunto alla luce della protesta di alcuni armatori che non potendo lavorare per questioni di sicurezza legate al mancato dragaggio del Porto, rischiano il fallimento per i prestiti e mutui contratti.
MASCIA E SOSPIRI – “La certezza dei fondi disponibili per la cassa integrazione in deroga alla marineria, l’accelerazione delle procedure per l’allestimento del sito di conferimento dei fanghi a terra per il dragaggio e per il Piano regolatore portuale e infine il contatto immediato con l’Ispra per la ripetizione delle analisi dei fanghi stessi. Fissati gli impegni, spettera’ ora a ciascun Ente, per quanto di competenza, seguire gli iter procedurali per garantire l’attuazione tempestiva di quanto deciso a tutela dei nostri pescatori che stanno vivendo momenti di estrema difficolta’”. Lo hanno detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e il consigliere regionale Pdl Lorenzo Sospiri, foto, al termine della riunione odierna svoltasi a L’Aquila.
“Siamo uniti e solidali con la marineria – hanno aggiunto – in una battaglia che innanzitutto punta a salvare il nostro porto e a difendere la stessa citta’: non vogliamo farne una questione di campanile, ma le ultime paradossali e grottesche vicende che stanno interessando il nostro territorio ci inducono inevitabilmente a pensare che il ruolo sempre piu’ centrale svolto da Pescara non piaccia a qualcuno. Comunque ora dobbiamo pensare a risolvere con provvedimenti concreti il problema per restituire serenita’ alla marineria. Nel corso del vertice odierno sono stati individuati misure precise e impegni sostanziali assunti in prima persona dal Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi il quale innanzitutto avviera’ un contatto personale con l’Ispra per garantire l’esecuzione nel piu’ breve tempo possibile delle analisi dei fanghi dragati dalla darsena commerciale. Tali analisi ci aiuteranno a capire in modo definitivo se i fanghi della nostra darsena possono o meno essere sversati in mare, una diversa opzione che determinera’ un diverso costo delle procedure. In ogni caso la Regione stessa accelerera’ le procedure per l’individuazione di un sito di conferimento a terra per una ulteriore fase di dragaggio, che dovrebbe essere l’ex discarica di Pianella, e per le procedure di competenza regionale del Piano regolatore portuale che entro primavera vogliamo portare in approvazione al Consiglio comunale di Pescara”.
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