Barisciano, colpo all’abusivismo
Barisciano – Scrive Antonio Speranza, consigliere comunale: “Barisciano: inferto colpo mortale all’abusivismo con l’ultimo intervento, atto a debellare e snidare il fenomeno dell’abusivismo a Barisciano e frazioni, le autorità competenti, su zelante sollecitazione dell’Amministrazione, hanno inferto un duro colpo, probabilmente mortale, al deprecabile e diffuso “vizietto” che nel tempo, nell’immaginario collettivo, aveva fatto del Comune di Barisciano il paese dove in campo edilizio tutto era consentito, certo non a tutti ma comunque a molti.
A Barisciano, da oggi in poi, sarà “impossibile” contravvenire alle regole urbanistiche locali e tutti gli abusi e gli abusivi avranno vita dura. L’ultimo in ordine di tempo a fare le spese di questo repentino cambio di rotta dell’Amministrazione, che fino a ieri di poco o nulla si accorgeva, è proprio il sottoscritto consigliere comunale di minoranza Antonio Speranza, sulla cui proprietà è stata “scovata” una fatiscente veranda in legno, completamente aperta su un lato, al servizio di una roulotte che, nei giorni successivi al sisma, era stata donata dalla Protezione Civile ad uno dei miei figli.
Un Figlio che dal terremoto è uscito, oltre che con l’abitazione inagibile, particolarmente impaurito e scioccato dagli eventi tanto da optare, come abitazione per se e la propria giovane famiglia, per questo “ricovero” d’emergenza anche se modesto ed essenziale.
A farla franca, per adesso, sembra essere la cuccia del cane del sottoscritto, un cane di grande taglia, un pastore del Caucaso, la cui cuccia, poco distante dalla veranda della roulotte, è sfuggita alla vista dell’autorità ed ai relativi sigilli così come continua a sfuggire ad ogni verifica l’intera realizzazione comunale edificata poco distante senza le previste autorizzazioni e in un’area soggetta a dissesto e pericolo idrogeologico.
Siamo di fronte ad una vera e propria intimidazione, perpetrata utilizzando l’autorità giudiziaria come arma impropria, tesa a fiaccare la mia persistente attività di censura e denuncia delle malefatte di questa amministrazione e dei suoi fiancheggiatori.
Attività che, ne siano certi questi signori, troverà nuovo vigore e certo non cesserà almeno fino a quando ci saranno abusi e clientelismi”.
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