Commercio, no alla libertà?


Pescara – Sostanzialmente, no alla libertà intesa commercialmente: apertura e chiusure libere, anche e soprattutto nei festivi. Alla gente sta bene, a molti commercianti no, alla grande distribuzione sostanzialmente sì. Un bel groviglio di opinioni, perchè crea problemi e discordie anche in Abruzzo la norma che liberalizza di fatto il commercio, lasciando mano libera alle iniziative dei singoli specie in materia di orari. Per ora solo il Comune di San Giovanni Teatino ha accolto la normativa adottandola. Altri recalcitrano, puntano i piedi, protestano, e naturalmente a farlo sono i commercianti. I consumatori trovano tutto ok, e saranno contenti di uscire a fare compere, magari, dopo cena.
Per ora, si pensa ad opporsi con ricorsi e piedi puntati, capofila la Regione Abruzzo che non condivie. Ecco una sua nota:
“L’assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, relativamente alle norme adottate dal Governo Monti che liberalizzano il settore commercio, precisa che “le Associazioni di categoria Confesercenti e Confcommercio hanno ragione ad essere preoccupate circa il provvedimento in essere. L’attuale Amministrazione Regionale, conscia di tale preoccupazione si era adoperata già da tempo bloccando per 24 mesi le aperture di nuovi insediamenti della Grande Distribuzione ed era pronta ad inserire nel Testo Unico del Commercio un ulteriore inasprimento in tal senso della norma. Ma il provvedimento nazionale comunque cambia – di fatto – le regole del gioco che impongono l’adeguamento della normativa regionale a quella nazionale. Stiamo valutando la possibilità di poter ricorrere alla Corte Costituzionale contro la norma nazionale – afferma Castiglione -, così come altre Regioni hanno fatto, sia relativamente ai nuovi insediamenti commerciali sia alla liberalizzazione degli orari, compatibilmente con quanto previsto dall’ordinamento giuridico.
Trattandosi di legge dello Stato, non è possibile comunque andare in deroga, ed il fatto che la Regione Abruzzo faccia o meno ricorso non preclude la possibilità che i singoli comuni possano adottare provvedimenti di liberalizzazione in linea con la normativa nazionale, come già ha fatto il Comune di S. Giovanni Teatino, così come altre amministrazioni comunali si apprestano ad adottare simili provvedimenti. L’obiettivo principale che la Regione Abruzzo intende perseguire è quello di veder tutelato il futuro dei piccoli commercianti, dei loro dipendenti ma anche del personale della Grande Distribuzione attualmente esistente nella nostra Regione. Mi auguro – dichiara Castiglione – che non si vada incontro ad una guerra fratricida ma si possa arrivare ad una soluzione la più condivisa possibile, guardando oltre ed adottando provvedimenti legislativi che possano rilanciare il settore Commercio con l’adozione di nuovi strumenti, come i consorzi di via, che siano in grado di fornire nuova linfa al settore e possa proiettarlo in un’ottica innovativa finalizzata a sostenere le politiche aggregative di settore, in linea con i dettami della programmazione regionale”.


05 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
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