Studente scomparso: si spera di trovarlo
Pescara – LA TECNOLOGIA POTRA’ AIUTARE LE RICERCHE? – “Abbiamo fatto tutto e continueremo a farlo”. Lo ha detto questa mattina il comandante provinciale del carabinieri, Marcello Galanzi, foto, parlando del caso di Roberto Straccia, il 24enne di Moresco (Fermo) scomparso dal capoluogo adriatico nel primo pomeriggio del 14 dicembre dopo essere uscito da casa in abbigliamento sportivo per andare a correre. “Manteniamo la speranza – ha proseguito Galanzi – che sia vivo e che lo troveremo e lanciamo un appello affinche’ chi ha delle segnalazioni da fare ci chiami immediatamente” mentre fino ad ora ci sono sempre state delle “segnalazioni ritardate” e c’e’ da temere che la societa’ si mostri “troppo distaccata” come accaduto in altri casi, tanto che qualcuno ha scavalcato un cadavere senza fermarsi. “Finche’ c’e’ qualche elemento, spunto e segnalazione, andremo avanti con la stessa intensita’, organizzando anche delle battute, come accaduto nei giorni scorsi” – ha assicurato. Quanto alle possibili cause sulla misteriora scomparsa dello studente universitario Galanzi ha detto che’ “finche’ non lo troviamo non possiamo escludere nulla” e per i carabinieri “le idee non suffragate da dati di fatto non servono”. Fino ad oggi, “nonostante gli sforzi compiuti, e che proseguiranno, non c’e’ traccia o indizio su quello che puo’ essere accaduto”. Galanzi ha sottolineato anche che “e’ emersa la figura di un ragazzo perbene di una famiglia perbene e senza grossi problemi” e per avere qualche informazione in piu’ il perito ingegnere informatico nominato dalla Procura “andra’ un po’ indietro nel tempo”.
ROBERTO E LA TECNOLOGIA – Roberto Straccia usava “tutta la tecnologia”, attraverso telefoninini, computer fisso e portatile, Mp3, Apple, e il lavoro del perito nominato dalla Procura servira’ ad analizzare tutti i dati gia’ raccolti e quelli ancora da raccogliere dopodiche’ saranno “prodotte delle ipotesi” sul suo allontanamento. A spiegarlo e’ il perito stesso, Fabrizio Davide, docente di Telecomunicazioni a Tor Vergata e gia’ manager della Telecom utilizzato dalle forze dell’ordine per questioni legate alla sicurezza. Per il caso di Straccia e’ stato individuato dal sostituto procuratore Giuseppe Bellelli e oggi era gia’ a lavoro sui tabulati telefonici e informatici nella sede del comando provinciale dei carabinieri di Pescara, affiancato da due esperti del Nucleo investigativo, coordinati dal capitano Eugenio Stangarone.
“I carabinieri – spiega Davide – hanno gia’ acquisito dati a livello nazionale e internazionale, facendo un lavoro di preparazione eccezionale. Alcuni provider informatici non presenti in Italia hanno gia’ risposto altri devono ancora rispondere, per fornire i dati richiesti” (ad esempio quelli relativi a Facebook e ai motori di ricerca) e per ottenere tutto in tempi rapidi gli uomini del capitano Stangarone hanno contattato anche un detective dell’Fbi americana, che “ci sta dando una mano, considerato che abbiamo fatto decine di richieste” – dice proprio Stangarone. Attraverso un primo esame di tutti i tabulati (al momento non ci sono ancora i contenuti) si punta a individuare “lo stile di comunicazione, le abitudini, i modi e le preferenze” di Roberto Straccia. Questa prima analisi statistica dei traffici, “per scoprire eventuali fenomeni che balzano agli occhi e scovare possibili inferenze statistiche esara’ completata entro dopodomani – spiega sempre Davide – e poi nei prossimi giorni si lavorera’ sui contenuti attesi dall’estero, e si fara’ una analisi piu’ raffinata”. La mole e’ ingente, visto che si passa dai telefonini al computer e quindi chat, mail, post, short message, Mp3 e altro ancora: Roberto “usava tutto”. “I tempi che ci ha dato la Procura sono strettissimi – conclude il perito – per cui cerchiamo di fare presto, per produrre delle ipotesi che dovranno essere validate da carabinieri e Procura, nella speranza che esca una ipotesi investigativa considerato che ce ne sono gia’ molte e le stiamo seguendo in base alle priorita’”.
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