E’ morto Pietro Zullino


L’Aquila – Da tempo aveva la percezione lucida di quanto stava per succedergli. Preferiva la riservatezza e il silenzio lontano da retorica e commozioni esibite. Questa mattina a Roma, dove abitava, è morto Pietro Zullino, 75 anni, che con Gianfranco Giustizieri e pochi altri aveva da anni dedicato la sua vivida intelligenza e le sue energie al recupero della memoria della scrittrice aquilana Laudomina Bonanni, amica da sempre della sua famiglia. Zullino era, tra l’altro, parte viva e insostituibile dell’Associazione culturale nata a L’Aquila (con accanto a Zullino, Giustizieri, Gianfranco Colacito e Giuliano Tomassi) intitolata alla scrittrice scomparsa nel 2002, sepolta a L’Aquila.
Zullino era stato un giornalista di punta ai tempi d’oro di “Epoca”, ma soprattutto uno scrittore di romanzi storici di rara eleganza, l’ultimo dei quali dedicato al medico Ippocrate di Cos. Una riscoperta dello scienziato greco come precursore nella medicina moderna e della visione scientifica ante litteram. Libri deliziosi, finemente umoristici, arguti, ricchi di studio e ricerca.
Da ragazzo con i genitori (legati alla famiglia Agamben, gente di cinema) aveva vissuto anche a L’Aquila, poco dopo la guerra. Rimasto legatissimo alla città, amava visitarla e viverla con gli amici dell’Associazione Bonanni, rievocare i ricordi. Molti anni orsono Zullino scelse Massa d’Albe come residenza per le vacanze e vi acquistò una casa. Nel cimitero di Massa d’Albe ha chiesto siano conservate le sue ceneri, accanto alla tomba della madre Adele. La morte toglie anche a L’Aquila un amico colto, dallo spirito leggero e ironico, dalla penna felice, dal cuore di fanciullo che sapeva sorridere. Un amico che desiderava soprattutto veder pubblicato il romanzo della Bonanni “La rappresaglia” negli Stati Uniti, dove sta per uscire. Non gli è stato concesso. Indimenticabile il suo commento alla notizia dell’imminente uscita del libro in America: “Mi hai dato la più bella notizia che potessi aspettarmi”. L’ultimo abbraccio l’anno scorso, a Roma. Poi silenzio: telefonate ed e.mail sempre pià rare. Piero se ne andava in silenzio, non voleva turbare. Una perdita, davvero incolmabile. Niente funerali, domani l’ultimo saluto, la cremazione e il riposo a Massa d’Albe. Ci saranno la compagna Rita e la figlia Nicoletta.


04 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
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