Il Comune costretto a chiudere uffici


L’Aquila – SENZA PRECARI NON PUO’ LAVORARE – Non solo non si ricostruiscono le case degli aquilani, ma gli apparati addetti cominciano a chiudere. Comincia davvero in modo assurdo il 2012, e la sola spiegazione pare politica: si vuole o non si vuole la ricostruzione? Tre anni persi dicono di no. Lo conferma la mancata firma di Monti sull’ordinanza per la striminzita proroga di tre mesi a precari e assistenza.
Come aveva annunciato il sindaco Cialente (foto) da oggi sono chiusi tutti gli uffici che si occupano delle varie esigenze della ricostruzione, sia per l’assistenza alla popolazione che per le pratriche urbanistiche. Il servizio non può essere erogato ai cittadini, mancando i lavoratori precari, ai quali non è stato prorogato il contratto di lavoro. La decisione è del sindaco Cialenter, su richiesta dei dirigenti responsabili: non c’è personale per poter lavorare, quindi meglio chiudere che servire male i cittadini. Gli uffici non sono in grado di lavorare, senza i precari, perchè il personale è assolurtamente insufficiente di fronte alle grandi esigenze dell’emergenza.
Stessa situazione negli altri Comuni del cratere.
La stuazione, che ha già creato oggi disagi e provocato le reazioni della gente, si deve alla mancata formalizzazione dell’ordinanza del premier Monti per la proroga dei rapporti di lavoro fino al 31 marzo. Ordinanza annunciata il 28, ma non arrivata alle istituzioni che dovrannjo servirsene. Il ritardo sta arrecando danni e pregiudizi anche ai lavoratori precari, i quali perdono giorni e compensi. I giorni che stanno trascorrendo, infatti, non potranno essere recuperati, in quanto la proroga – se ci sarà, perchè a questo punto molti ne dubitano – prevede comunaque il 31 marzo e non vi potranno essere recuperi.
E’ già accaduto ad alcuni precari: hanno perso fino ad un mese e mezzo a causa di ritardi, e anche gli stipendi relativi al tempo perso. La disoccupazione che spetterebbe loro viene pagata con forti ritardi per i periodi di vuoto. In questo mo9do l’umiliazione e il danno per i lavoratorti sono doppi.


03 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
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