Febbo su Legge dei Confidi
Pescara – “L’emendamento a mia firma approvato durante il bilancio di fine anno non sconvolge o cambia lo spirito originario della Legge dei Confidi ma, anzi, stabilisce pari dignità anche alle aziende agricole che adesso possono accedere al credito come tutte le altre tipologie”. Questa la risposta dell’assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, alle preoccupazioni di Italo Lupo, presidente regionale della CNA. “Il provvedimento – afferma l’assessore – non stravolge assolutamente lo spirito della legge sugli Istituti di garanzia che, grazie al lavoro del mio collega Alfredo Castiglione, ha inteso con la nuova Legge (37/2010), rendere più solido il nostro sistema produttivo attraverso il rafforzamento delle strutture di garanzia adeguandole al sistema del credito. La nuova legge, infatti, mira a rafforzare le strutture dei confidi affinché rappresentino una vera cerniera tra il sistema impresa e il mondo bancario. Mi preme informare nello specifico che – spiega Febbo – l’emendamento in questione prevede che potranno accedere ai finanziamenti solo ed esclusivamente le cooperative di garanzia che hanno sede legale fuori Regione ma sede operativa in Abruzzo e che abbiano incorporato entro il 31/12/2011 le cooperative di garanzia e consorzi di fidi aventi sede legale in Abruzzo. Pertanto non corrisponde al vero la versione secondo cui potranno accedere ai fondi altre strutture nazionali ma, ribadisco, solo cooperative ricadenti nel territorio abruzzese e che operano nel settore dell’agricoltura”. “In sostanza, come assessore regionale alle Politiche agricole, il mio intervento tende ad andare incontro al mondo agricolo che, nonostante le difficoltà economiche, continua ad investire e ad essere un settore trainante per la nostra economia. Infatti l’attuazione di questa norma consentirà alle aziende agricole di sfruttare al meglio le opportunità di sviluppo offerte dal PSR poiché prevedono un cofinanziamento a carico degli imprenditori agricoli. Pertanto la Regione Abruzzo conosce bene il tessuto sociale e le difficoltà del territorio e per tale motivo che la Legge va incontro a tutti i settori produttivi come industria, commercio, servizi, artigianato, turismo e agricoltura poiché nessuno si deve sentire esclusa dai benefici della Legge”. “Quindi – conclude l’assessore Mauro Febbo – invito la CNA a leggere attentamente le modifiche apportate poiché il lavoro della Regione Abruzzo in questi anni, sia nella riforma dei confidi (37/2010) e sia nelle risorse accantonate, hanno inteso e intendono ancora sviluppare un fondo di garanzia per le aziende abruzzesi che operano nei diversi settori produttivi compreso, da oggi in poi, il settore agriicolo, affinché si possa spingere l’economia regionale in una decisa ripresa”.
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