Pedaggio d’oro: il buon anno autostradale
L’Aquila – (Foto: la A-24 e il Gran Sasso. Forse è così cara per la bellezza del paesaggio. Ma rischia anche di rimanere la più deserta) – Il buon anno agli automobilisti abruzzesi da parte della società Strada dei Parchi (meno pesante sulla A-14) è costato l’8,06% in più sul pedaggio. Sono scattati a mezzanotte, mentre i fuochi si levavano in cielo, gli aumenti (questa volta annunciati 24 ore prima con un comunicato ad alcuni organi di stampa) che secondo la società sono inevirtabili, perchè sono rilevanti gli investimenti. I conti se li fanno a casa loro, e li sciorirano senza la possibilità per nessuno di poterli verificare. Rimane il fatto che sborsare dei soldi in più – e non pochi – per chi usa l’autostrada ogni giorno, è pesante. Basta pensare a chi si muove con mezzi commerciali, furgoni, camion, ma anche a chi il viaggio quotidiano deve farlo, non per scelta, ma per assoluta necessità . Almeno due euro in più ogni viaggio, mediamente, fanno alla fine del mese una somma, e alla fine dell’anno una stangata. Che si sommerà a tutte le altre stangate dovute agli altri aumenti. Oltre, naturalmente, i vergognosi aumenti dei carburanti, quelli quasi quotidiani, e del bollo auto. I costi dei carburanti italiani sono i più alti d’Europa, ed è difficile trovare una spiegazione che li giustifichi. L’Italia colleziona anche altri primati da vergogna, come quello del costo della politica e degli stipendi a parlamentari e consiglieri regionali. Ma su tali costi si promettono interventi. S quelli autostradali e dei carburanti, non si promette proprio nulla. Anzi, siamo certi già da ora che i pedaggi aumenteranno di nuovo alla fine del 2012.
Un automobilistaha detto questa mattina in tv al casello autostradale: “Chieti-Roma, e ritorno, 320 km circa, costo quasi 32 euro. Come dire 64.000 lire. Più la benzina. Dite voi se tutto questo è sopportabile”. No, sicuramente non lo è e di questo passo parlare di superamento della crisi sembra a molti davvero un azzardo.
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