Capodanno: meno botti, più fuochi – Bene in Abruzzo, male in tutta Italia


L’Aquila - (Foto: mezzanotte nel cielo di Alba Adriatica) – A TERAMO HA FUNZIONATO IL DIVIETO DI USARE BOTTI – MA ALTROVE IN ITALIA E’ DRAMMATICO IL BILANCIO DI MORTI E FERITI – OTTO IN ABRUZZO – Abruzzo, isola quasi felice nel panorama della notte di Capodanno, peggiore rispetto all’anno scorso. Nella regione “solo” otto feriti: sei a Pescara, uno a Vasto, uno più grave a Torano Nuovo. A livello nazionale, invece, è un’ecatombe. E’ di due morti e 561 feriti il bilancio, fatto dalla Polizia, delle persone coinvolte negli incidenti di fine anno a causa di botti, petardi e proiettili vaganti. Il numero dei feriti complessivi è in aumento (498 lo scorso anno), ma sono diminuiti quelli con lesioni oltre i 40 giorni (35 rispetto a 44). Tra i feriti 76 hanno meno di 12 anni. “Gli episodi più gravi sono dovuti all’uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali”, fa sapere la Polizia. La Polizia rivolge “un richiamo forte affinché si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli”.
Come si vede, è risultato del tutto inadeguato lo sforzo degli ultimi giorni di correre dietro ai detentori e spacciatori di botti, e l’impegno nei sequestri di tonnellate di materiale. E’ chiaro che ci vuole ben altro.
A Teramo ha funzionato il divieto del sindaco Brucchi, che ha voluto allinearsi ad altre città italiane, per usare botti e altri ordigni pericolosi. La decisione era stata contestata dai produttori di fuochi pirici, e presa in giro da molti altri. Invece, ma solo grazie alla civiltà dei cittadini che si sono allineati, è andata bene. Lo dicono i dati: nessun ferito per i botti. Magari qualcuno si è “sferutato” ma stappando la bottiglia di mezzanotte. Migliaia di persone hanno partecipato alla festa in piazza, voluta dall’amministeazione comunale, con brindisi tra le autorità (c’era anche il presidente Chiodi), intrattenimento e risate. Insomma, è andata bene.
Sulla costa meno botti, e molti fuori artificiali caserecci, che evidentemente sono piaciuti agli appassionati del genere. Quaklche venditore ha confessato a chi chiedeva botti (magari anche sottobanco) di aver avuto il fiato sul collo da parte delle forze dell’ordine. E’ circolato, almeno in Abruzzo (ma non in altre città italiane) meno materiale esplodente pericoloso e illegale. feste in piazza anche a L’Aquila (ma il freddo intenso ha … fatto la sua parte) e in altre città, pochi cenoni, e buon successo dei concerti e altre iniziative organizzate al chiuso.


01 Gennaio 2012

Categoria : Cronaca
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