Il “Mia casa” fa appello al neoministro


L’Aquila – Gli appelli del Mia Casa d’Abruzzo – scrive il suo fondatore Pio Rapagnà, foto, ex parlamentare di Roseto – circa l’urgenza della “messa in sicurezza antisismica” della Edilizia Residenziale Pubblica (e anche di quella privata data in locazione agli Inquilini) non vengono né ascoltati e né rilanciati da chi ne avrebbe il dovere: attendiamo fiduciosi un sollecito intervento del nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri e del Parlamento cui, nella “latitanza” del Consiglio regionale e delle altre Istituzioni preposte, in questo fine anno 2011 ci rivolgiamo fiduciosi.
PROVINCIA DELL’AQUILA: 2.945 unità abitative a L’Aquila, 1.619 ad Avezzano, 1.294 a Sulmona, 175 a Pratola Peligna, 383 a Castel di Sangro, 350 a Celano, 403 a Pescina, 230 a San Vincenzo Valle Roveto, 265 a Tagliacozzo, 147 a Trasacco, 139 a Balsorano, 41 a Campotosto, 111 a Carsoli, 127 a Cerchio, 130 a Gioia dei Marsi, 230 a Lecce dei Marsi, 117 a Magliano dei Marsi, 103 a Ortucchio, 22 a Pizzoli, 26 a Raiano, 143 a Roccaraso, 186 a San Benedetto dei Marsi, 40 a San Demetrio ne’ Vestini, 38 a Sate Marie, 13 a Scoppito, 51 a Scurcola Marsicana, 14 a Torninparte, 61 ad Ateleta, 139 a Balsorano, 23 a Barisciano, 81 a Capistrello, 16 a Capitignano, 57 a Castellafiume, 41 a Castelvecchio Subequo, 75 a Civita d’Antino, 91 a Civitella Roveto;
PROVINCIA DI TERAMO: 715 a Teramo, 183 a Montorio al Vomano, 85 a Isola del Gran Sasso; PROVINCIA DI CHIETI: 875; PROVINCIA DI PESCARA: 358.
Per questo occorre ricostruire bene dove c’è stata distruzione e prevenire dove ancora si può e lì dove si è ancora in tempo per evitare ulteriori sciagure.
Di fronte alla tragedia immane capitata all’Aquila e all’Abruzzo intero nessuno può dire più: “io non sapevo”. Perchè in molti sapevano e non hanno mosso un dito, nemmeno per prevenire e ridurre il danno e la entità del disastro materiale, umano, culturale e sociale.
Uno specifico studio sullo stato “di sicurezza antisismica” di buona parte dei 23.850 alloggi pubblici della Regione Abruzzo è stato effettuato dalle Società “Collabora Engineering” e “Abruzzo Engineering” negli anni 1995-98 e sin dal 1999 in possesso degli Assessorati regionali ai Lavori Pubblici, alla Politica della Casa e alla Protezione Civile.
Lo studio è stato “rivisto e ampliato” per conto della Regione negli anni dal 2003 al 2006, “arricchito” da un dettagliato elenco di sopralluoghi e certificazioni con rispettive “schede tecnico-anagrafiche” di accompagnamento per ogni singolo alloggio e annotati i lavori da eseguire con le spese da affrontare.
La “disponibilità” dei dati elaborati da “Abruzzo Engineering” potrebbe consentirci di realizzare una “seria ricostruzione” degli alloggi danneggiati dal terremoto del 6 aprile e lanciare una efficace e concreta “Campagna Casa sicura”. Le Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 2003 e n. 3467 del 2005 per le costruzioni in zone sismiche di nuova classificazione, imponevano scadenze ed impegni gravosi per l’adeguamento del patrimonio, da un lato, e l’aggiornamento a nuovi metodi di calcolo delle strutture antisismiche, dall’altro, tenendo conto dell’entità dei “nuovi” rischi, anche in considerazione delle condizioni dei fabbricati, derivanti dalla vetustà e dagli eventuali interventi di manutenzione straordinaria e ristrutturazioni cui possono essere stati assoggettati e, in questo caso, delle misure di “adeguamento antisismico” non ancora applicate”.


30 Dicembre 2011

Categoria : Cronaca
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