L’ordinanza non arriva, Capodanno sarà amaro
L’Aquila – IDV: “CHIODI E CIALENTE RISPEDITI A CASA A MANI VUOTE” – L’ordinanza firmata dal premier Monti per la proroga del sostegno all’emergenza sismica (di tre mesi, si dice) non risulta ancora arrivata questa mattina, come ci conferma l’ufficio stampa del Comune. Sul sito del commissario per la ricostruzione non figurano notizie di alcun genere, in data di oggi. In pratica, nessuna notizia, benchè l’impegno di Monti con Chiodi e Cialente, nell’incontro a Roma del 28, fosse l’elaborazione del provvedimento fin dal giorno successivo, ovvero ieri. L’attesa dei precari e delle istituzioni (Comune e Provincia in particolare) è, ormai, piuttosto lunga. Secondo chi ha esperienza in materia, l’ordinanza – se elaborata in queste ore – potrebbe essere firmata anche domani mattina. Sui meccanismi di trasmissione e recepimento presso gli enti, è impossibile dire qualcosa: l’ultimo dell’anno non è un giorno… di fervente lavoro negli uffici. E’ probabile che se ne riparli, quindi, lunedì’ 2 gennaio. Dell’incontro a Roma si è dichiarato soddisfatto solo il sindaco Cialente. Perplesso Chiodi, muti partiti e politici di ogni colore. Dopo un Natale davvero amaro, anche il Capodanno potrebbe essere freddo per centinaia di famiglie. Ammesso che tre mesi di… sopravvivenza siano una prospettiva.
Dopo aver regalato a centinaia di famiglie un Natale da incubo, c’è anche un Capodanno melanconico e incerto, in cui non tutti avranno voglia di brindare, neppure con bollicine economiche.
Ricordiamo che nell’incontro finalmente accordato dal premier Monti alle autorità abruzzesi, non si è deciso ciò che molti aspettavano (risorse e proroghe dei contratti di lavoro almeno per sei mesi, qualcuno sperava 12), ma solo un contentino di tre mesi, entro i quali si dovrà fare un punto completo delle esigenze e della ricostruzione, da sottoporre al Governo una volta per tutte.
IDV – Lelio De Santis, coordinatore IdV L’Aquila, scrive: “L’ultima vicenda dell’incontro infruttuoso con il Premier, Mario Monti, in cui i protagonisti della ricostruzione, il Sindaco, Massimo Cialente, ed il Commissario, Gianni Chiodi, si sono visti respingere le loro richieste contenute in una bozza di ordinanza e rimandati a casa a mani vuote, come 2 scolaretti che hanno fatto male i conti, che ammontavano per l’uno a 190 milioni e per l’altro a 136, chiude un anno difficile e negativo, perso per la rinascita dell’Aquila.
Meraviglia la soddisfazione del Sindaco, ma stona anche la contestazione di Assessori e Consiglieri regionali del Pdl, che infieriscono sul suo ottimistico stato confusionale, invece di agire sul Governo amico per sostenere le ragioni degli Aquilani e la richiesta di adeguate risorse, necessarie non a Cialente, ma alla ricostruzione della città .
Questo gioco a perdere fra autorevoli esponenti della Giunta Regionale e della Giunta Comunale, questo continuo scontro fra la squadra del Pdl,capitanata da Chiodi e Giuliante, con l’appoggio di De Matteis, e la squadra del Pd, capeggiata da Cialente, Lolli e Pezzopane ha contribuito a frenare la ricostruzione, a rendere tortuoso il percorso verso le soluzioni condivise ed a far perdere credibilità e forza ad una classe dirigente, che a Roma non ha ascoltato Berlusconi , ma ora non ascolta nemmeno Monti.
E così passano i Governi e le incertezze sul futuro dell’Aquila aumentano; gli impegni che non ha preso un governo politico, difficilmente li prenderà un Governo tecnico, chiamato a palazzo Chigi solo per tagliare, razionalizzare e mettere le tasse!
Ma una politica vera, che vuole occuparsi seriamente delle sorti di una comunità allo stremo, non può rassegnarsi.
E qualcosa potrebbe fare.
Fare un patto per superare le divisioni, spesso personali e strumentali.
Fissare obiettivi possibili e comuni: Fine gestione commissariale, Legge per L’Aquila, Riduzione costi di gestione e duplicazioni funzioni fra Comune e Stm, Eliminazione consulenze, Riduzione da 12 a 8 degli assessori comunali, impegno unitario verso il Governo e nel Parlamento, manifestazione popolare a sostegno, se necessaria.
Il Pd ed il Pdl, insieme al Terzo Polo, sostengono il Governo Monti, fanno parte della stessa maggioranza, ed hanno, quindi, canali preferenziali ed elementi di pressione convincenti, per sostenere una causa giusta.
I parlamentari abruzzesi di Pd, Pdl, e Terzo Polo potrebbero sostenere le ragioni della Ricostruzione e del futuro dell’Abruzzo aquilano, con una risoluzione in Parlamento che impegni il Governo ad un programma serio, ad un finanziamento certo ed al rispetto di un diritto, evitando la rincorsa dell’ultimo momento, la concessione di elemosine e l’umiliazione di migliaia di Aquilani che vogliono essere trattati solo da cittadini che hanno fiducia nelle Istituzioni”.
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