“L’ipocrisia di Giorgio Bocca”
L’Aquila – Scrive Leonida Laconico: “Il rispetto per chi muore non puo’ esimere di tracciarne un profilo professionale obiettivo.
Infatti è inconfutabile che l’ipocrisia del pennivendolo G.Bocca sia inferiore solo a quella della “grande Informazione progressista”. Basta una semplice sbirciatina al suo curriculum (vedi anche Wikipendia) per demolire l’immagine decantata da tutti i ben allineati media . Sarebbe sorprendente, se non fosse già assodata la loro peggior faziosità, la loro distratta ricostruzione di una figura che fino al 1942 è stato un acceso fascista ed antiebraico , poi ,al mutar del vento, partigiano, poi leghista, poi ,dopo aver munto Fininvest (leggi Berlusconi), talmente antimeridionalista da sconfinare nel razzismo.
L’autoreferenzialità (omertosa) delle sinistre ha persino garantito i suoi funerali in diretta RAI., in nome della vera ed imparziale informazione”.
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