Cospa:”Ci avevamo pensato prima noi…”

caseari-150x150 Ofena – Dino Rossi, anima dell’associazione di allevatori Cospa che in tante occasioni ha fatto sentire chiara e forte la sua voce in difesa della categoria “non mostra rancore per i giornalisti di un quotidiano abruzzese, ma per chi, pur ricoprendo una carica istituzionale, divulgò notizie false e discriminatorie nei confronti di una categoria emarginata come quella degli allevatori e agricoltori”. Costoro, ricorda Dino Rossi, tutti i santi giorni lavorano e portano sulla tavola degli italiani un cibo sano e genuino che poi qualche altro lo camuffa con altri prodotti di dubbia provenienza. “Quel giorno eravamo andati a consegnare la mucca a Verticelli, come avevamo promesso a mezzo stampa e per presentare una proposta di legge per la tutela dei nostri prodotti simile a quella presentata dalla Coldiretti nei giorni scorsi” . (Ndr) – Verticelli era l’assessore regionale all’agricoltura in carica nel momento al quale si riferisce Rossi, che da sempre organizza, e inscena se necessario, argute manifestazioni a sostegno di allevatori e agricoltori. La verità è che spesso le organizzazioni ufficiali, tipo Coldiretti, si accorgono dei problemi e li evidenziano, dopo che lo hanno fatto altri, i quali, privi di veste ufficiale ma soprattutto di agganci ed entrature nei gangli del potere, vengono snobbati o emarginati. Anche per protestare bisogna essere qualcuno e stare da una certa parte, che ha udienza nei palazzi del potere, perchè malleabile e comunque trattabile politicamente. Chi marcia da solo, non ha ascolto, a meno che non urli, spesso neppure sui massmedia.
Del resto, che politica e organizzazioni di categoria pià o meno ammanigliate e politicizzate abbiano prodotto spesso solo disastri, lo dimostrano le condizioni del nostro allevamento e della nostra agricoltura. Neppure in occasione del terremoto si è riusciti a indurre la Protezione civile e i comuni a consumare – come era logico – prodotti locali, più che sospette forniture … venute dal freddo.