Tre mesi a precari ed emergenza – Il resto si programmerà
L’Aquila -(ore 20,38) – Al termine della seduta del consiglio comunale, mentre era ancora in corso il presidio permanente dei lavoratori precari del Comune e dei rappresentanti istituzionali, il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente è intervenuto telefonicamente e ha comunicato il risultato dell’incontro con il presidente del consiglio Mario Monti.
“Abbiamo ottenuto – ha dichiarato Cialente – la proroga di tutti i contratti di lavoro e la copertura delle spese dell’emergenza per tre mesi. Domani il presidente Monti firmerà l’ordinanza con la relativa previsione finanziaria. Nel frattempo è stato stabilito, su mia proposta, di istituire un tavolo di lavoro a Roma per quantificare le spese dell’emergenza e della ricostruzione e per programmare le risorse economiche da stanziare per il 2012”.
IL SERVIZIO PRECEDENTE – (ore 18,50) – “L’Abruzzo sta compiendo uno sforzo di risanamento senza pari ma se il Governo non rinnova l’attenzione all’Aquila e al cratere l’opera è compiuta solo a metà”. Lo ha detto il Commissario delegato per la Ricostruzione e presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi a palazzo Chigi, al Consiglio dei Ministri. Alle 17,42, è stato aggiornato a dopo il Consiglio dei Ministri l’approfondimento del Governo sulle questioni legate all’emergenza e alla ricostruzionedei territori danneggiati dal terremoto del 6 aprile 2009. Il colloquio è ripreso più tardi.
Per Chiodi, occorrono poco meno di 137 milioni. Per Cialente, almeno 160. Dopo aver sentito le ragioni del presidente della Regione, Monti sentirà anche quelle del sindaco Cialente. Se dal Governo non otterranno le risorse ritenute indipensabili per l’emergenza – inclusi i rinnovi dei contratti di lavoro ai precari degli enti locali – il presidente Chiodi rinuncerà all’incarico di commissario, mentre i sindaci – Cialente in testa – potrebbero dimettersi in blocco in tutto il territorio del cratere, che conta 56 comuni. A L’Aquila e nel cratere l’attesa per l’esito del confronto iniziato a Roma è molto attenta. In caso di esito negativo, le conseguenze sarebbero imprevedibili anche sotto il profilo dell’ordine pubblico.
COMUNE – Alla riunione straordinaria del consiglio, che è in corso, è intervenuta una folta rappresentanza dei dipendenti precari dell’ente, i cui contratti scadranno il 31 dicembre (la convenzione con Abruzzo Enginnering è già scaduta il giorno 22).
Il consiglio ha avviato la seduta, in attesa delle notizie dalla capitale. L’incontro del sindaco Cialente e del commissario Chiodi con il presidente Monti è infatti slittato al termine del Consiglio dei Ministri. “Il sindaco è in attesa di essere ricevuto – ha dichiarato in aula l’assessore Stefania Pezzopane, dopo aver sentito telefonicamente il primo cittadino – e ci ha comunicato che, insieme con lui e con il commissario Chiodi, ci sono anche il vice commissario Antonio Cicchetti, il capo del Dipartimento di Protezione civile Franco Gabrielli e una rappresentanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sarà quindi un incontro non solo politico, ma anche tecnico. Il sindaco è comunque determinato a portare avanti con forza le ragioni del territorio”.
La discussione è in corso. Alla riunione è intervenuto anche l’assessore regionale Gianfranco Giuliante.
I PRECARI – Alla riunione del consiglio comunale, aperta e straordinaria, in corso nella sede dell’assessorato comunale all’Ambiente, è intervenuto, in rappresentanza dei dipendenti precari del Comune, Fabio Venanzi.
“Riporto la situazione di sofferenza e di disagio di 88 lavoratori precari,– ha dichiarato Venanzi – persone che, quotidianamente, si rapportano con i cittadini aquilani e con i mille problemi di questa persistente emergenza. Sono quelli a cui si consegnano le istanze, quelli che consegnano le case, che rendicontano le spese per poter ottenere i contributi di autonoma sistemazione, quelli che seguono le pratiche della ricostruzione e i procedimenti legati a indennizzi e contributi. Tutti rischiamo di trovarci senza lavoro, tutti siamo già stati posti in ferie forzate. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Chiunque sia venuto in questi giorni negli uffici comunali ha potuto notare quante scrivanie siano vuote e quale carico di lavoro si sia accumulato su di esse in nostra assenza. Vorrei sottolineare che, da due anni a questa parte, i nostri contratti hanno durata semestrale e ogni volta si arriva a un passo dalla scadenza senza avere certezze sul futuro. In queste condizioni è impossibile programmare e organizzare il lavoro e anche le vite di tutti noi. Sarebbe importante poter ottenere, finalmente, contratti di almeno un anno. La nostra è una battaglia per il lavoro ma anche per i diritti dei cittadini, inevitabilmente i più penalizzati dai ritardi e dai disservizi che andrebbero a crearsi nel caso del mancato rinnovo dei contratti”.
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