L’aeroporto affonda tra risse e scartoffie
L’Aquila – ARRIVA LA POLIZIA PER SCACCIARE AIR VALLEE, CHE SI RIFIUTA – L’anno 2011 finisce, per l’aeroporto dei Parchi, esattamente come cominciò: contrapposizioni, carte bollate, risse, ritardi, ostacoli e in pratica niente di utile per lo scalo aereo aquilano. Che di fatto esiste solo sulla carta. Al momento, infatti, può funzionare solo due giorni alla settimana. Come se non esistesse, ai fini pratici e dell’utilità per l’area interna abruzzese. Oggi nuova grana, del resto prevedibile. All’aeroporto si sono presentati rappresentanti del Comune e del nuovo gestore, per intimare all’attuale gestore (Air Vallee) di sgomberare e lasciare uffici, strutture e scalo. Il tutto alla presenza di avvocati e agenti di polizia. Air Vallee ha per ora respinto l’intimazione di lasciare lo scalo, ritenendo non complete carte e documenti esibiti. Ma domani si tornerà alla carica con la polizia e ci sarà , presumibilmente, lo sgombero forzato. Una scena già vista all’aeroporto, a suo tempo, quando la polizia entrò in scena nei confronti dell’Aero Club.
Il nuovo gestore ritiene che la gara di assegnazione della gestione sia illegittima e ne ha chiesto la sospensiva. Il Comune è con il nuovo gestore, ritenendo di aver agito correttamente. Air Vallee non è affatto d’accordo. Risultato: la rissa, la polizia, i diritti fatti valere o contrastati a voce alta. L’aeroporto affonda (ma non è mai stato a galla davvero) tra scontri e scartoffie, il 2011 finisce e il 2012 comincia. L’aeroporto dei Parchi, dopo il suo momento di gloria con il G8 del 2009 e le sue strade di accesso perennemente deserte, rimane un oggetto inanimato. Un luogo da Deserto dei Tartari di Buzzati, dove il soldato che attende il nulla è L’Aquila. Da alcuni decenni.
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