Larino, torna libero capitano di Atessa
Atessa – Il capitano dei carabinieri Vincenzo Orlando, torna libero dopo 12 giorni di arresti domiciliari. La misura cautelare e’ stata revocata questa mattina dal gip del tribunale di Larino, Roberto Veneziano, che ha accolto la richiesta dell’avvocato Giovanni Di Santo, legale di Orlando. Il capitano dei carabinieri era stato arrestato il 15 dicembre scorso per il reato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sulla ex acciaieria Stefana di Termoli. Secondo l’accusa, Orlando avrebbe “trattato” il suo trasferimento in una sede vicina a Termoli con l’ex assessore Antonio Malerba nel corso di alcune telefonate intercettate in cui lo stesso Malerba chiedeva aiuto all’ufficiale dell’Arma per una questione privata riguardante la figlia, che si era allontanata da casa per vivere con il compagno in un paese abruzzese. Nell’interrogatorio di garanzia del 21 dicembre Orlando ha risposto a tutte le domande del gip, chiarendo la propria posizione. L’avvocato Di Santo ha presentato questa mattina ricorso al Tribunale del Riesame perche’, dichiara all’AGI il legale, “non ci sono elementi oggettivi a supporto dei gravi indizi di colpevolezza che sono alla base della richiesta della misura cautelare disposta dal gip Veneziano”. Orlando rimane indagato a piede libero e sospeso dal servizio, “atto dovuto in questi casi”, spiega Di Santo: se il Tribunale del Riesame di Campobasso dovesse accogliere il ricorso della difesa, “il capitano – aggiunge Di Santo – potrebbe tornare in servizio perche’ cadrebbero i gravi indizi di colpevolezza che hanno portato al suo arresto”. Il Riesame discutera’ il ricorso nei primi giorni dell’anno, tra il 3 e il 5 gennaio.
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