Il commercio crolla, sconti-salvezza

Pescara – E’ un Natale da annotare negli annali, ma anche da dimenticare, quello che sta trascorrendo nelle ore un tempo calde e piacevoli della vigilia. Pescara, come altri centri abruzzesi, si affida agli sconti. Non saldi, regolati per legge, ma offerte promozionali che tagliano i prezzi del 30 o 40%, annunciate con vistosi cartelli colorati. In centro lo fanno in centinaia, e le vendite sembrano riprendere fiato, anche se obiettivamente va riconosciuto che nei negozi c’è poca gente. Per alcuni commercianti influiscono negativamente i pochi parcheggi e soprattutto i recenti cambi nelle regole di circolazione, che disorientano qualcuno. E’ già difficile arrivare in centro in auto, perchè non si sa dove fermarsi, figuriamoci con nuove regole, strade pedonalizzate, sensi unici cambiati.
Ma il commercio langue anche nei centri commerciali, nonostante le massicce campagne pubblicitarie: ormai sui giornali si comperano intere pagine. L’inserzione a moduli piccoli va molto meno. I banconi degli alimentari sono meno affollati, anche questa mattina, e si è aggiunta, almeno ieri, anche una scarsità di varietà di pesce, specie nella zona teramana. Secondo alcuni osservatori, la gente tornerebbe volentieri a servirsi dei negozi familiari, dove è possibile “segnare” sul libricino il debito da pagare “a fine mese”. Un ritorno al “pagherò” che certo non è salutare per il commercio, impossibile nei centri commerciali, dove si salvano solo le offerte speciali. Alcuni ipermercati le presentano ormai tutti i giorni e in alcuni settori sono davvero convenienti. Il commercio chiuderà i battenti domani e il 26 dicembre. E’ l’ora dei mercatini e delle bancarelle. Ma con tristezza e spesso rassegnazione. Va male per tutti, l’anno prossimo sarà migliore?