Tasse:nuovo no-Cialente:”Profonda indignazione”,Lolli:”Una barbarie”


lolli-giovanniL’Aquila – Respinto dalla Camera ogni tentativo di procrastinare per i terremotati il pagamernto delle tasse dal 1 gennaio 2010. Il voto questo pomeriggio. L’on.Giovanni Lolli ha parlato di provvedimento “barbaro” e di trattamento umiliante per i terremotati abruzzesi, che vengono considerati diversi da altri cittadini italiani in altre occasioni nella medesima situazione. Il sindaco Cialente ha confermato che riconsegnerà la fascia tricolore al presidente Napolitano, insieme con altri sindacati terremotati. “No, non sono dimissioni – ha detto Cialente – io resto e non abbandono la mia città”. Altre voci istituzionali continuano a promettere che, alla scandenza, vi sarà un’ordinanza del presidente Berlusconi per un rinvio, una riduzione delle tasse e il versamento a rate.
(Nella foto: L’on. Giovanni Lolli)

cialente-apr-081CIALENTE – Il sindaco Massimo Cialente scrive: “Nonostante le rassicurazioni e le promesse da parte del presidente del Consiglio e del governatore Chiodi, con l’odierno decreto, su cui il Governo pone la fiducia, i cittadini aquilani e dei Comuni colpiti dal sisma torneranno a pagare le tasse dal 1 gennaio 2010 e restituiranno, in soli due anni, quanto non corrisposto in questi terribili mesi. Una scelta ben diversa rispetto a quanto il nostro Paese ha ritenuto di dover fare in altri casi di sismi devastanti o catastrofi naturali e a quanto lo stesso Governo ha deliberato fino allo scorso novembre per il Molise e la provincia di Foggia..
Nel 2010, dunque, la città dell’Aquila sborserà 700milioni di euro di tasse. I cittadini pagheranno così di tasca propria la costruzione delle case che, nel mese di agosto, Berlusconi verrà personalmente a “coccolare”. E nel 2011 pagheremo un altro bel pezzo di ricostruzione.
Un comprensorio fantasma, distrutto completamente, per questo Governo e per questa maggioranza parlamentare, e dunque per l’intera Italia, è tornato nella normalità.
Per questo dico che, con gi altri sindaci del cratere, devo affermare che ci sentiamo abbandonati. Ma accanto al dolore e alla rabbia vi è la profonda umiliazione di un gruppo di sindaci di questo pezzo di Italia che cercano di spiegare al resto del Paese che il problema non è che non vogliono pagare le tasse, ma che sono nell’oggettiva impossibilità di farlo. Credo che questa umiliazione non ce la meritassimo, soprattutto dopo la compostezza dimostrata, pur sapendo di questo iniquo provvedimento, in occasione del G8 che, sebbene ci abbia visto relegati al ruolo di comparse, si è svolto in un clima di grande serenità.
Come sindaco della città capoluogo esprimo però profonda indignazione anche per il comportamento di alcuni esponenti del centrodestra che, senza capire nulla del dramma che stiamo vivendo e dando una lettura in termini di schieramenti, impensabile in questo momento, ha accusato me e altri sindaci di fare “sceneggiate”. A costoro, in particolare al capogruppo Pdl in Regione Gianfranco Giuliante, chiedo maggiore rispetto per i cittadini e che, almeno per le conferenze stampa in cui attacca il Comune, venga all’Aquila anziché restare a Pescara, dove alberga da tre mesi, in modo, magari, di rendersi conto della situazione”.
(Nella foto: Il sindaco Cialente)


23 Luglio 2009

Categoria : Politica
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