Navelli, il sindaco precisa
Navelli – Il sindaco ing. Paola Di Iorio (foto) scrive: “In riferimento ai contenuti dell’intervento del cons. di minoranza Gaetano Cantalini, pubblicato in data 22.12.2011, si trasmette la replica di seguito esposta, di cui si chiede la pubblicazione. Non corrisponde al vero che l’Amministrazione di Navelli abbia impedito ai consiglieri comunali l’accesso agli atti e alle stesse determinazioni dirigenziali, tant’è che lo stesso consigliere Cantalini, ne ha anche estratto copia in più occasioni. Parimenti destituita di ogni fondamento è l’affermazione che al consigliere si sarebbe negata la consultazione dei relativi registri.
Per quanto riguarda le richieste generiche di accesso alle determinazioni dirigenziali, non è il Comune di Navelli a stabilirne l’inammissibilità, bensì la giurisprudenza amministrativa, la quale ha stabilito che il consigliere comunale non può formulare una richiesta di accesso del tutto generica, riferendosi, nel richiedere notizie e informazioni agli uffici dell’ente “ad aree di attività o ad altre, genericamente descritte, funzioni, o ad un cospicuo numero di copie dei documenti ritenuti utili”, perché richieste avanzate in maniera così ampia e generica devono ritenersi “non coerenti con il mandato ed i compiti, definiti dalla legge, per i predetti soggetti, e si configurano, di conseguenza, come forme di controllo specifico, non già inerente alle funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo”, perché, in tal caso, “l’attività degli uffici sarebbe manifestamente ostacolata da pluralità di domande, che si convertono in un eccessivo e minuzioso controllo dei singoli atti degli stessi uffici, con deviazione dai fini delle funzioni commesse ai consigli degli enti locali, sinteticamente definite, nell’art. 42 del predetto T.U., di indirizzo e di controllo politico-amministrativo (ex multis, Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza 28 novembre 2006, n. 6960).
Per quanto attiene, specificamente, alla pubblicazione delle determinazioni dirigenziali sull’albo pretorio on line, non se ne può affatto dedurre l’obbligatorietà da una sola sentenza del Consiglio di Stato, non adottata in Adunanza Plenaria e rimasta isolata nel tempo, tanto che il tema è tuttora oggetto di un vivace dibattito presso molte amministrazioni comunali. Si può citare, ad esempio, la recentissima deliberazione del Consiglio comunale di Venezia con la quale la maggioranza ha respinto un’analoga mozione.
Si sottolinea il fatto che tutte queste cose sono state spiegate più volte al consigliere Cantalini, perfino nella seduta consiliare del 21.12.2011 e, ciononostante, il medesimo continua a parlare, del tutto impropriamente, di un obbligo di pubblicazione a carico dell’Amministrazione comunale.
Infine si ribadisce che la trasparenza nella gestione amministrativa è pienamente assicurata nel comune di Navelli, sia nei confronti dei consiglieri comunali, sia nei confronti dell’intera cittadinanza.
Se poi si pensa che per trasparenza si debba intende poter entrare negli uffici comunali in ogni giorno e a qualunque ora per rovistare nei cassetti e negli armadi dei responsabili dei servizi e dirigenti alla ricerca di chissà quali segreti o scheletri quella per noi è una forma di solo “pettegolezzo” e non certamente di controllo dell’operato dell’amministrazione”.
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