‘Ndrangheta, interrogato Biasini


L’Aquila – Sono comparsi stamane davanti al gip Marco Billi e al pm Fabio Picuti i due arrestati Stefano Biasini e Massimo Maria Valenti coinvolti nell’indagine della Procura riguardante le infiltrazioni delle cosche della ‘Ndrangheta calabrese nella ricostruzione, che li vede indagati per il reato di associazione mafiosa esterna. A causa delle condizioni di salute di Valenti (con una invalidita’ del 100%) sono stati disposti gli arresti domiciliari contro la custodia cautelare in carcere come disposto inizialmente. L’indagato infatti e’ stato accompagnato in Tribunale con un’ambulanza scortata da una macchina della polizia penitenziaria. Biasini invece per tre ore si e’ sottoposto ad interrogatorio nel corso del quale, secondo gli avvocati di fiducia, Attilio Cecchini e Vincenzo Salvi, l’indagato ha riposto alle domande formulare dai due magistrati. In merito ai lavori di ristrutturazione degli immobili danneggiati dal sisma, finiti sotto la lente di ingrandimento della magistratura aquilana, Biasini ha risposto che gli stessi sono stati eseguiti esclusivamente dalla sua societa’. Ai presunti soci in affari affiliati alla ‘Ndrangheta, l’indagato avrebbe riservato l’ultimazione di un marciapiede della propria abitazione privata. Sempre secondo i due legali, l’indagato avrebbe dimostrato come gli stessi rapporti di conoscenza con i presunti affiliati alla cosca mafiosa dei Caridi e Zindato, fosse interrotta da oltre un anno, come testimonierebbero le innumerevoli intercettazioni telefoniche in mano agli investigatori del Gico delle Fiamme gialle e dello Sco della Questura dell’Aquila, inserite nella voluminosa ordinanza di custodia cautelare. Il pm titolare dell’inchiesta, Fabio Picuti, ha insistito nella misura cautelare in carcere per Biasini anche per verificare la corrispondenza con quanto dichiarato oggi in aula dallo stesso indagato. Il Gip del Tribunale si e’ riservato di decidere entro pochi giorni. Gli avvocati hanno presentato istanza di revoca della misura con la richiesta in subordine degli arresti domiciliari. Gli altri indagati nell’ambito della stessa operazione antimafia sono: Antonino Vincenzo Valenti di 45 anni, reggino e Francesco Ielo di 58 anni, anche lui di Reggio Calabria ma residente ad Albenga (Savona).


22 Dicembre 2011

Categoria : Cronaca
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