Dal 28 una volata Castel di Sangro-Isernia
Castel di Sangro – Quanti anni sono stati necessari per arrivare ad aprire appena 8 km di superstrada non lo sa nessuno, e sicuramente non vuole parlarne nessuno. Importante, ripetono in corso tutti, è che il 28 dicembre alle 11 l’Alto Sangro e l’Alto Molise siano molto più vicini. Non che la superficie terrestre si sia ristretta: la distanza è sempre quella. Ma dal 28 sarà una volata di 15-20 minuti con un’auto media e il tempo buono raggiungere Isernia da Castel di Sangro. Vengono infatti aperti al traffico i circa 8 km di superstrada a tre corsie (soprassi alternati, quindi) che uniranno il Sangro a Forlì del Sannio, località dalla quale si imboccano i nove chilometri già in esercizio verso Isernia. In tutto, 17 chilometri, e una montagna di quattrini: 70 milioni di euro. Dieci volte di più di quanto sarebbe costata l’opera, se si fosse realizzata nei tempi previsti. Buone, comunque, ormai, le comunicazioni tra Abruzzo e Molise, almeno fino a Isernia. Sono un ricordo (o un incubo) le terribili giravolte e curve delle vecchie statali che salivano e scendevano come montagne russe. Occorreva un tempo smisurato da Caste,di Sangro al Molise, eppure sono lì a due passi. Come avrebbe, in tali condizioni, potuto svilupparsi l’economia di zone tradizionalmente arretrate nelle infrastrutture? E infatti, è stato necessario arrivare al 2011 quasi finito per avere la superstrada. pazienza, questa è l’Italia a due, tre e forse più velocità , in cui oltre la metà della popolazione se n’è andata via, l’agricoltura è quasi morta, l’economia è collassata. Ma, almeno, il 28 si apre la superstrada. I politici farebbero bene a rinunciare alla retorica e ai trombonismi ai quali sono avvezzi. Sono fuori luogo.
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