Studente scomparso, fiaccolata


Pescara – Un corteo silenzioso ha percorso questa sera il tragitto che conduce dal porto turistico Marina di Pescara al monumento Nave di Cascella, passando per il ponte del Mare. La fiaccolata e’ stata organizzata dagli amici di Roberto Straccia, il 24enne di Moresco (Fermo) di cui si sono perse le tracce mercoledi’ scorso a Pescara, dove vive e studia all’universita’ “d’Annunzio”. E’ uscito da casa per andare a correre e non e’ piu’ rientrato. Hanno sfilato non solo gli amici ma anche i familiari e una delegazione arrivata dalla zona di provenienza di Roberto. Al corteo hanno preso parte anche il vice sindaco di Pescara Berardino Fiorilli, l’assessore Guido Cerolini Forlini e il consigliere Massimiliano Pignoli. Tanti i cartelli e gli striscioni con una serie di messaggi su Roberto e per Roberto.
“Roberto Straccia ti aspettiamo, non smetteremo di cercarti”, “Uniti per Roberto – Aiutateci”, “Uniti per far luce su Roberto”, Non possiamo fare a meno di te, sei speciale”. Una volta arrivati davanti alla Nave di Cascella (che e’ la meta dello studente universitario, quando corre) i giovani hanno preso la parola al megafono e hanno parlato dell’amore “forte e incondizionato” che nutrono che confronti del giovane scomparso che “sta per laurearsi” ed e’ sempre andato avanti “con determinazione, sacrifici e paure” aiutando anche gli altri “a non mollare mai”, un giovane che si diverte “senza eccessi e senza creare preoccupazioni”. Un ragazzo maturo, “il piu’ maturo”, che incarna “valori sani, una persona speciale, come poche”, componente di una “famiglia meravigliosa”. C’e’ ottimismo, tra gli amici, anche quelli arrivati da Moresco. “Siamo tutti in attesa della bella notizia, che ci dica che e’ tornato” e tra chi lo conosce c’e’ anche la convinzione che non si e’ allontanato volontariamente e la certezza che “non puo’ essere sparito nel nulla”. E’ partito poi un appello per le ricerche: “aiutateci con tutti i mezzi che avete a disposizione, chiediamo collaborazione” affinche’ si comunichi alle forze dell’ordine qualsiasi informazione utile. Noi continueremo a cercare senza darci pace e a Capodanno saremo in 30 a casa tua”, ha detto uno degli amici come se stesse parlando con Roberto. Il padre Mario, commosso, si e’ complimentato con gli amici del figlio: “Avete fatto delle cose impossibili in questi giorni. Nonostante un dolore del genere mi avete fatto stare bene, non mi avete mai fatto sentire a disagio”.


19 Dicembre 2011

Categoria : Cronaca
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