Cultura? Una cosa da sforbiciare…


L’Aquila – La cultura è un bene superfluo per la Regione, che azzera i fondi e soffoca gli Enti, ma pregiudica anche un progetto di sviluppo economico possibile. Il Sindaco Cialente batta un colpo per evitare che L’Aquila perda la candidatura europea nel 2019. Questa la premessa di Lelio De Santis (IdV), che aggiunge: “Le proteste degli Enti culturali abruzzesi, esternate da Antonio Centi e da Lucio Fumo, per il rischio reale che in sede di approvazione del Bilancio preventivo la Regione tagli ancora le somme previste per la cultura e non rifinanzi le Leggi di settore, sono certamente da condividere e le giuste rivendicazioni di tutto il mondo della cultura – non solo quello degli Enti culturali- merita pieno appoggio.
L’I.d.V. in Consiglio Regionale farà certamente la sua parte per evitare di mortificare ulteriormente un settore essenziale nella vita sociale ed economica dell’Abruzzo, che dopo la crisi del comparto industriale, rischia seriamente di pregiudicare anche la prospettiva della valorizzazione delle sue potenzialità culturali e turistiche.
In particolare, la città di L’Aquila, che vuole candidarsi a Capitale europea della cultura nel 2019, corre il serio pericolo di vedersi cancellare il suo futuro possibile che può basarsi solo sulla sua identità storico-culturale, sul dinamismo del mondo culturale, fatto di Enti importanti e di tante associazioni, sul rilancio della sua vocazione turistica, legata al suo patrimonio dei Beni culturali. In gioco c’è la possibilità che si possa continuare a produrre ed a distribuire prodotti culturali di qualità, dal teatro alla musica, dalle arti visive al cinema;
in gioco c’è la necessità di non licenziare oltre 12.000 persone che lavorano nel settore e di non perdere un indotto di circa 18 milioni; in gioco c’è, soprattutto, un’idea di futuro ed un progetto di sviluppo economico moderno ed originale per l’Abruzzo e per L’Aquila, che non può prescindere dalle sue immense risorse culturali e dalla sua vocazione turistico-culturale.
La richiesta di maggiori risorse per la cultura non risponde solo ad esigenze specifiche di un comparto o di tutela di maestranze, ma corrisponde ad una ragione più grande ed ambiziosa che parla al futuro di un territorio ed è strettamente legata ad una prospettiva di sviluppo complessivo.
È un problema, pertanto, che non riguarda solo Centi e Fumo, ma che dovrebbe interessare la politica e le Istituzioni locali, a cominciare dal Comuni e dalle Province. A tal fine, mi aspetto un’iniziativa forte e condivisa del Sindaco, Massimo Cialente che, ora sì ed a ragione, dovrebbe alzare la voce e farsi rispettare da Chiodi e dalla Giunta Regionale, ma anche da parte del Vice presidente,Giorgio De Matteis, se tiene al futuro della città”.


17 Dicembre 2011

Categoria : Dai Lettori
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