Terremoto: dell’Aquila o dell’Abruzzo?
L’Aquila – Quando le tv italiane e straniere, e molti giornali, parlavano di “terremoto in Abruzzo”, c’era chi si ribellava dicendo che il terremoto aveva colpito L’Aquila e dintorni, non l’Abruzzo, territorio indenne nel quale si poteva tranquillamente venire in ferie. Ora è tempo di ferie, e i turisti ci sono, anche tanti, ma soltanto al mare. Nell’interno, niente di niente, crolli (di presenze e arrivi) anche del 90%. La colpa? Di chi parlava di terremoto in Abruzzo senza distinguere. In verità , il terremoto ha colpito buona parte dell’Abruzzo: chi dice il contrario, accontenta le popolazioni danneggiate, ma scontenta gli operatori turistici. Come spesso accade, comunque si agisce di sbaglia. Ma la verità non può essere sottaciuta o mistificata: i danni ci sono, e riguardano oltre a quella aquilana, in parte, anche i territori di Teramo e di Pescara.
Non siamo noi certo a scoprirlo: ben lo sanno il presidente della Provincia di Pescara, Testa, che ieri ha tenuto una riunione sull’argomento, e molti sindaci, vicini alla disperazione. Per esempio quello di Popoli, o quello di Isola del Gran Sasso. I problemi sono enormi. Il sindaco di Crognaleto, D’Alonso, ha detto oggi in tv che la mancata inclusione del suo paese nel cratere sismico “è ingiusta, che ci sono molti danni, delle tendopoli, e nessuna risposta dalla Protezione civile che non concede udienza”. La gente non sa come accedere ai rimborsi, come affrontare le spese per gli interventi, come accedere ai finanziamenti per privati e per istituzioni. “Molti – dice il sindaco – finiranno con lo scendere in piazza con i forconi. Venga qui Bertolaso ad amministrare”. Medesima situazione, più o meno, si riscontra in altri comuni piccoli e meno piccoli, in Valle Peligna, nel Pescarese, nel Teramano. Terremoto dell’Aquila o dell’Abruzzo? Giudicate voi.
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