Politica, l’enigma a sinistra
L’Aquila – (Immagine: Enigma machine, la macchina per criptare usata in guerra dai tedeschi per impedire ai nemici di captare messaggi riservati) – Ogni tanto conviene soffermarsi sui fatti, rinunciando a tentare di capire le idee. Ammesso che ce ne siano in giro. E cosa viene fuori dai fatti? L’enigma della sinistra aquilana, ammesso che ve ne sia una, cosa che molti mettono in dubbio. Alcune settimane orsono spunta la voce, poi confermata, che spaccia Massimo Cialente candidato sindaco a primavera. Almeno, lui ammette di volerlo essere. Non si levano cori di entuasiasmo, e il PD tace. Come gli capita spesso, da queste parti. Tace anche la loquace segreteria regionale, impersonata da un giovanotto, Silvio Paolucci, che non perde l’occasione per dire la sua. Ma su L’Aquila anche Paolucci tace.
Accadono poi diverse altre cose, sempre a sinistra. IdV prende le distanze. SEL e Rifondazione rumoreggiano. Si fa strada l’ipotesi che IdV abbia un suo candidato, Angelo Maincini, e le altre due forze politiche un altro. Oppure uno ciascuno. Sorge e tramonta il nome di Giustino Masciocco. Spunta e declina l’indicazione di Enrico Perilli. Del patto di Vasto (PD, IdV e Sel) a L’Aquila non si è mai avuto neppure sentore di rimbalzo. Zero su zero oggi. La sinistra corre alla rinfusa, sempre che, come dicevamo, ce ne sia davvero una. Il fortissimo PSI d’un tempo (20% a L’Aquila con Domenico Susi, ricordate?) ignora del tutto la situazione. Non lo riguarda.
Di fatto in fatto, siamo ai giorni correnti. Cialente testimonia al processo grandi rischi in un modo che molti leggono come favorevole agli imputati. “Io – asserisce – non fui tranquillizato, anzi il contrario”. La maggior parte della città prende la dichiarazione molto male. Il PD pure, se è vero che sia il segretario Iritale, che Stefania Pezzopane, assessore pensante della giunta Cialente, prendono le distanze: “Altro che se fummo tranquillizzati. Alla grande: ci rassicurarono”. Una posizione coerente, se non altro, con la richiesta di danni – come parte civile – a suo tempo avanzata dal Comune. Come è evidente, il PD la pensa diversamente dal candidato sindaco che dovrebbe, a breve, sostenere con calore. Lo sosterrà ? Enigma.
Ecco, a grandi linee, l’enigma della sinistra aquilana. Capire come la pensa è arduo. Quante anime ha, è ardimentoso. C’è chi si chiede: ma ce l’ha un’anima questa sinistra?
Sornione, il capo del PdL senatore Piccone tace e osserva. Intelligente e smaliziato com’è , neppure lui avrebbe immaginato di poter avere un sostegno così forte… da sinistra. Gli stanno portando l’acqua con le orecchie. Del resto, è antica saggezza da strateghi adoperare il divide et impera. Qui non c’è neppure da affaticarsi, perchè si dividono da soli. Poche idee, ma confuse.
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