Dragaggio, dal via annunciato al sequestro a sorpresa (2)


Pescara – FANGHI VELENOSI AI PESTICIDI, AVREBBERO AVVELENATO IL MARE – LA DICHIARAZIONE DI TESTA – (Foto: il commissario Testa presso la draga e la finanza oggi al porto) - Con il trascorrere delle ore, si apprendono nuove notizie sullì’azione giudiziaria che questa mattina ha portato al sequestro del mezzo navale giunto del Veneto, che aveva appena iniziato le operazioni di dragaggio del porto canale di Pescara. L’intervento era atteso da mesi, e da mesi il porto canale è chiuso alla marineria e alle imprese commerciali. Un danno enorme alla città. Il frutto di anni e anni di indifferenza di fronte ad un problema che, adesso, diventa ancora più spinoso.
La draga “Gino Cucco”, una delle più grandi in Italia, e’ stata sottoposta a sequestro preventivo. Il provvedimento e’ stato emesso dal gip del Tribunale dell’Aquila nell’ambito di un’inchiesta preesistente ma della quale non si sarebbe saputo nulla. Ci sarebbero, infatti, alcuni indagati. I lavori iniziati stamane riguardavano il dragaggio della darsena commerciale. Ad occuparsi dell’intervento e’ la ditta ‘Gregolin Lavori Marittimi’ di Venezia che si e’ aggiudicata l’appalto, promosso dal commissario straordinario, per rimuovere 72.621 metri cubi di materiali accumulati in questa parte dello scalo. Il dragaggio e’ stato autorizzato dal ministero dell’Ambiente che ha anche disposto il monitoraggio ambientale da eseguire prima, durante e dopo i lavori. E’ stato il gip Marco Billi (il giudice che sta celebrando il processo alla Commissione grandi rischi) a firmare il provvedimento su richiesta della Procura distrettuale antimafia dell’Aquila. “L’intervento – ha spiegato il procuratore capo Alfredo Rossini – e’ il frutto di complesse attvita’ di indagini peritali disposte dall’autorita’ giudiziaria finalizzate a impedire l’immersione di sedimenti portuali contaminati da pesticidi tipo Ddt”. Intervento che e’ servito “ad evitare un danno all’ecosistema marino”. “Tale intervento – ha rilevato Rossini – e’ finalizzato, altresi’, ad impedire che venga consumato il reato di traffico illecito di rifiuti”.

GUERINO TESTA – (Foto: la draga al lavoro questa mattina, prima del sequestro) – “Mi auguro che l’inchiesta della Procura della Repubblica dell’Aquila relativa al dragaggio del porto di Pescara si concluda nel più breve tempo possibile, considerata la situazione in cui versa lo scalo per il progressivo accumulo dei materiali e tenuto conto che la marineria e gli operatori commerciali pagano quotidianamente lo scotto di questo stato di cose”. Lo afferma il commissario straordinario del porto Guerino Testa alla luce del sequestro della draga “Gino Cucco”, avvenuto questa mattina al porto di Pescara. “Le analisi – dice sempre Testa – effettuate dai carabinieri del Noe su campioni di materiale della darsena del porto hanno prodotto risultati differenti rispetto alle analisi dell’Arta. Per l’Agenzia regionale di tutela ambientale il materiale poteva essere versato a mare mentre per i militari dell’Arma quel materiale contiene pesticidi. Auspico che nelle prossime ore vengano predisposte nuove analisi per fare luce su questo punto e per capire in che modo si potrà andare avanti con il dragaggio, eventualmente pensando allo stoccaggio del materiale in un sito idoneo”.


12 Dicembre 2011

Categoria : Cronaca
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