PD su “decreto salva Italia”
Barisciano – Riceviamo: “Il circolo locale del PD di Barisciano ha approvato un documento in cui ha preso una posizione chiara, propositiva e largamente condivisa dalla popolazione in relazione al c.d. “decreto salva Italia” ritenuto assolutamente disequilibrato, iniquo, sbagliato e politicamente scorretto. In esso chiediamo con forza che l’intera manovra economica sia immediatamente ricondotta a criteri di equità e giustizia sociale procedendo innanzitutto ad una correzione della curva del fabbisogno statale attraverso tagli al sistema politico e burocratico duri, ma necessari, selettivi, sostenibili e precisamente:
• Riduzione dei costi della politica tagliando almeno 500 parlamentari con relativa riduzione in percentuale dello stipendio;
• Riduzione del vitalizio dei Parlamentari fino alla dichiarazione di fine crisi economica;
• Obbligatorietà della scelta di un solo emolumento ( stipendio o pensione ) per chi ne percepisce più di uno fino alla dichiarazione di fine crisi economica;
• Riduzione consistente delle super pensioni di Stato fino alla dichiarazione di fine crisi economica;
• Tagli consistenti delle spese correnti e delle dotazioni di Camera e Senato;
• Eliminazione del vergognoso uso del parco auto blu con loro immediata dismissione;
• Eliminazione dei vitalizi parlamentari ad iniziare da questa legislatura;
• Aumento del prelievo sui capitali scudati almeno fino al 10%;
• Aumento temporaneo di 2 punti dell’IRPEF sulle retribuzioni da € 70.000,00 in su;
• Riduzione con effetto immediato al numero massimo di uno dei membri di nomina politica presso i consigli di amministrazione delle società pubbliche.
• Avviamento entro il 1° gennaio 2012 del processo di dismissione delle proprietà non strategiche dello Stato con termine entro lo stesso anno.
Provvedimenti semplici, molti di cassa, che riteniamo politicamente condivisibili ed economicamente sani che spianerebbero la strada all’adozione di altri provvedimenti necessari in prospettiva futura quali:
• La riconduzione sotto l’ala della Ragioneria dello Stato delle spese della Presidenza del Consiglio;
• L’indicizzazione al costo della vita le spese correnti di Camera e Senato;
• L’innalzamento dal 9% al 33% del contributo pensionistico di Deputati e Senatori.
• L’immissione on line i voli di stato con indicazione del personale trasportato;
• La pubblicazione on line da quest’anno i redditi di tutti coloro che rivestono cariche politiche alte con indicazione dei loro patrimoni.
• Eliminazione dalla deindicizzazione per le pensioni fino a € 2.000,00;
• Tassazione dei capitali collocati nelle Banche estere (Svizzera, Bahamas, Cayman etc..etc.);
• Fissazione al massimo di 40 anni il limite contributivo per tutti i lavoratori.
Concludiamo questo documento dicendo ai nostri rappresentanti politici non solo del PD, ma di tutti i partiti cui esso è destinato che sarebbe un pessimo errore considerarlo la solita protesta popolare che precede ogni stangata economica, la solita anti politica di moda recentemente, perché questa in realtà è una battaglia per i principi di verità, di giustizia, di civiltà in cui crediamo fortemente il cui mancato rispetto potrebbe portare ad un rigenerante sciopero fiscale.
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