La neve? Scordatevela
L’Aquila – (Foto: Monte Ocre, poco più di 2000 metri presso L’Aquila bianco di neve a giugno 2006) – Uno di questi tempi che fa? Spera che l’autunno morente (finisce il 22 dicembre) si comporti come gli spetterebbe, e che almeno sulle monrtagne scenda la neve. Fin da ottobre, di solito, le cime sono bianche. Invece no. Basta dare un’occhiata alle previsioni a breve termine (incluso l’aquilano Cetemps) di vari servizi meteo, per apprendere con stupore che – almeno fino al 13 dicembre – le temperature minime nella fredda (una volta?) L’Aquila avranno valori minimi itnorno ai 5-6 gradi. Detto tutto. E’ probabile che proprio il 13 ci siano dei temporali. Ma sull’acqua non si scia… Se non fa freddo a L’Aquila, allora la neve davvero possiamo scordarcela. E sarà difficile fissare un’apertura degli impianti sciistici sia al Gran Sasso, che nelle altre stazioni, cominciando da Ovindoli e Campo Felice.
La foto che mi mostriamo si riferisce a Monte Ocre, cima di poco più di 2000 metri, nel giugno 2006. In piena estate. Stranezze del tempo. La gente però non ha memoria meteorologica, quindi servirà a poco ricordare che nel 1989 la neve non arrivò quasi per niente. Come in altre stagioni più lontane nel tempo. Può capitare, quindi, e come dice il prof. Visconti non c’è da meravigliarsi più di tanto. La situazione non è allegra neppure altrove, nel Centro e nel Nord Italia, dove, tuttavia, qualche nevicata (specie nel Nord Est) oltre i 1000 metri dovrebbe arrivare nelle prossime ore.
Non servono a molto neppure gli impianti per l’innevamento artificiale, che molte stagioni hanno anche in Abruzzo (non il Gran sasso aquilano), perchè hanno bisogno di freddo: almeno di freddo. E neppure quello c’è a sufficienza. Novembre è stato un mese secco, dicembre, almeno fino ad oggi, lo è allo stesso modo. Quindi cominciano ad affacciarsi anche problema di rifornimento idricio e problemi per alcune colture agricole, come segnala la Condiretti nazionale.
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