La Provincia sceglie il centro
L’Aquila – ENTRO TRE ANNI UNICA SEDE E RECUPERO EX PREFETTURA – (Foto: Del Corvo e la sede della presidenza ai Quattro Cantoni, prima del 2009) - Un grande sforzo economico, ma anche una determinata e precisa scelta: tornare in centro, una volta per tutte. Nel cuore della città , in quella che un tempo si chiamava piazza della Prefettura e poi piazza della Repubblica. La scelta l’ha fatta la Provincia, che si insedierà , fra tre anni, nell’edificio recuperato e messo in sicurezza della ex prefettura. Un luogo divenuto suo malgrado storico e simbolico, grazie alla foto dell’ingresso tra due colonne, spezzato dal terremoto, con la scritta “palazzo del governo”, e grazie alle foto del presidente Obama in vista in città , per il G8. Il progetto è stato presentato e illustrato questa mattina dal presidente Del Corvo. La Provincia intende recuperare la ex prefettura, ma anche altre strutture contigue e il palazzo di via S.Agostino in cui aveva sede fino al 2009. Nel progetto è previsto un parcheggio interrato per 140 posti auto, utilizzabile dai cittadini quando gli uffici resteranno chiusi. I dati tecnici sono stati forniti da Giulio Fioranti, Luca Piccirillo, Roberto Scimia, ingegneri e architetti.
Del Corvo ha parlato di prima concreta azione per la rioccupazione e il recupero tale del centro, in una struttura di vaste dimensioni, tra chiese ed edifici monumentali che rappresentavano una delle identità della città . Un recupero e un ritorno, ma anche una risparmio, visto che la Provincia ha sempre avuto diverse sedi, alcune costose, scomode per i cittadini e onerose per il bilancio. Quella in recupero sarà l’unica sede. I costi dell’operazione sono rilevanti: quasi 56 milioni. Metà provengono dallo Stato, Circa 5 li sborserà la Provincia, altre risorse proverranno da diversi canali, sempre pubblici.
In futuro, la Provincia non sarà un ufficio in cui entrare chiedendo il permesso, e andarseme prima possibile. Il nuovo complesso sarà aperto, nella struttura esterna, ai cittadini con percorsi e camminamenti, possibilità di visite alle parti monumentali storiche (cortili e corti interne), materiale storico illustrativo. L’edificio racconterà se stesso e mostrerà lo svolgersi degli eventi, incluso il terremoto. La moderna architettura, a parte la grande attenzione delle risorse energetiche, con soluzioni innovative, pensa alle sedi delle istituzioni come luoghi aperti ai cittadini e non a palazzi chiusi, estranei, luoghi di potere che intimidiscono.
Ora tocca alla burocrazia e il presidente Del Corvo ha sollecitato il Comune ad approvare quanto di sua competenza e relativo all’accordo di programma tra i due enti. Staremo a vedere. Certo, i precedenti e il passato non lasciano spazio a illusioni di celerità e collaborazione. Ma c’è sempre tempo… per andar più oltre.
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