IdV: “Abruzzo sempre fanalino di coda”
L’Aquila – Caro Chiodi, non ci siamo! Dalle tue stesse tabelle – quelle che ci hai fornito a corredo del bilancio di previsione per l’anno 2012 – l’Abruzzo risulta ancora il fanalino di coda per capacita’ di spesa dei fondi comunitari”. Lo afferma il vie capogruppo dell’Idv in Consiglio regionale, Cesare D’Alessandro “Gia’ sono pochi i soldi che l’Europa ci assegna per far fronte alla crisi epocale che stiamo vivendo, ma per spenderli e’ richiesta una notevole capacita’ politico-amministrativa che, purtroppo – rileva l’esponente di opposizione – questa Giunta regionale ha dimostrato ampiamente di non possedere e percio’ non e’ di alcun aiuto alla nostra sofferente economia regionale. Basta dare uno sguardo alle tabelle e verificare le somme spese per rendersi conto del fallimento della Giunta Chiodi. Nel nostro Abruzzo la produzione industriale scende sempre di piu’, le piccole imprese chiudono o sono costrette a licenziare, non esiste una valida politica creditizia. Chiodi – accusa D’Alessandro – ha solo saputo chiudere gli ospedali e precedere Monti nella tassazione di auto e benzina, dimostrando un’assoluta incapacita’ di utilizzare persino i ‘soldi veri’ che potrebbero dare un po’ di respiro alla nostra economia. Fino ad oggi abbiamo assistito ad una serie interminabile di proclami a cui ha fatto seguito il nulla, abbiamo assistito ad una gestione clientelare della spesa corrente. Chiodi e’ riuscito a far peggio dei suoi predecessori registrando insuccessi e ritardi in ogni campo, ma non e’ riuscito a tagliare il nastro di una sola vera opera infrastrutturale degna di questo nome in tutto l’Abruzzo. Ha firmato masterplan e protocolli, con un nugolo di ministri a fargli compagnia; ha parlato per tre anni di Fas ma non ha incassato neppure il becco di un quattrino e oggi rischia di farci perdere anche quei fondi europei che aveva ereditato da precedenti gestioni. L’inattivita’ di Chiodi – commenta infine D’Alessandro – e’ sotto gli occhi di tutti gli abruzzesi, i quali hanno capito di avere di fronte un modesto amministratore dedito piu’ a curare la sua immagine che non un governatore in grado di guidare i processi di politica economica dell’Abruzzo”.
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