Pagàno: “Valorizzare aree protette”

L’Aquila – “L’Abruzzo oggi deve valorizzare le sue aree protette, sono un terzo del territorio regionale, e rappresentano eccellenze che, in questo momento di crisi finanziaria, possono costituire una fonte determinante per lo sviluppo economico della regione”. Cosi’, il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, nel suo intervenuto al seminario sui 20 anni della Legge Quadro 394 del ’91, che ha istituito e regolamentato le aree protette in Italia. Il seminario e’ in fase di svolgimento nella sede del Parco Nazionale della Majella, a Badia Morrenese (Sulmona). “In Abruzzo – prosegue Pagano – la tutela dell’ambiente e’ affidata ad un sistema protezionistico esteso e complesso; circa un terzo della superficie regionale e’ costituito da aree protette nazionali e regionali e, sia nelle zone montane che in quelle prossime alla costa, l’intero territorio e’ interessato dalla cospicua presenza di altre aree di diverso carattere protezionistico. Partendo da questa riflessione – osserva Pagano – credo che sia necessario e fondamentale, che, la Regione Abruzzo, come ente coordinatore e attuatore di politiche ambientali, dia immediatamente una forte accelerazione alla costituzione di una rete sul territorio, con l’obiettivo concreto di promuovere, senza piu’ disperdere risorse, le aree protette. La vera sfida che si trovano ad affrontare oggi i parchi in relazione al turismo – sottolinea il Presidente del Consiglio regionale – non e’ infatti solamente legata alla semplice promozione sul mercato di nuovi prodotti, ma all’avvio di un processo che vede le comunita’ municipali presenti nelle aree protette protagonisti principali di una grande strategia mirata a dare valore al territorio. In altre parole, visto nell’ottica della sostenibilita’, non puo’ esservi sviluppo turistico, se non all’interno di un piu’ ampio processo di sviluppo sociale, economico e culturale del territorio, che deve vedere attori-protagonisti i borghi e i centri culturali posizionati nelle aree protette. L’Abruzzo – conclude Pagano – deve puntare su queste eccellenze, sono il futuro della nostra regione”.

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