Carceri, affollati anche in Abruzzo
L’Aquila – (di Giulio Petrilli, responsabile giustizia PD L’Aquila) – I dati forniti sulla situazione nelle carceri abruzzesi, dal segretario nazionale Uil penitenziari Eugenio Sarno, evidenziano anche nella nostra regione una tendenza al forte sovraffollamento, in particolare nelle carceri di Teramo, Chieti, Sulmona.
Un dato invece in totale controtendenza riguarda il penitenziario de L’Aquila, dove su 205 posti ci sono 136 detenuti, – 33,7%.
Questa situazione è unica in Italia ed è l’altra faccia della medaglia del sovraffollamento totale, cioè l’isolamento totale.
Il carcere de L’Aquila ha solo detenuti in 41 bis, ma ha anche aree riservate o meglio casseforti insonorizzate, dove per entrare è come accedere dentro le astronavi.
Lì ci sono i “più pericolosi e le più pericolose”.
Nell’ultima visita che feci insieme ai parlamentari radicali, mi accorsi che in una di queste aree riservate da venticinque posti c’era un solo detenuto, da solo 24 ore su 24, senza sentire e vedere nessuno, mi disse che era anni che stava in quelle condizioni e invidiava la vita nel famigerato carcere americano di Guantanamo, che aveva avuto modo di leggere su un quotidiano.
Anche la sezione femminile è un 41 bis nel 41bis.
Quindi io che ho visitato tante volte il carcere de L’Aquila ci tenevo a chiarire che il sottoaffollamento del carcere de L’Aquila non è un segnale positivo, ma è l’applicazione dell’isolamento completo.
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