Stars on ice
Avezzano – (di Lucia Proto, IdV donne) – Finalmente, dopo tanto tempo, io e la mia famiglia possiamo recarci a pattinare sul ghiaccio! E’ forse un contentino da parte del Comune dopo aver perso il Palazzetto del Ghiaccio? In questi giorni ci siamo subito recati gioiosamente a pattinare su questa piccola pista a P.zza Torlonia, quasi due volte al giorno, perché è grande la voglia di praticare questo sport ed ancor più grande è il rimpianto di aver perso quell’impianto così importante.
Presso questa pista, abbiamo conosciuto tante ragazze e ragazzi, atleti e persone di tutte le età che sino a qualche anno fa, si dilettavano a pattinare sul ghiaccio nella nostra bellissima e validissima struttura del Palaghiaccio.
Anche io, ho conosciuto mio marito pattinando nel Palaghiaccio e lì ho portato la mia bambina quando aveva tre anni per informarmi su quando avrebbe potuto iniziare a praticare questo sport stupendo che unisce la grazia e il divertimento della danza all’emozione di una grande preparazione tecnica ed atletica. Ma, purtroppo era stato già chiuso da tempo!
Mi sono così ritrovata insieme a queste ragazze che eseguono piroette, salti e figure bellissime a suon di musica in questa pista provvisoria di dimensioni ridotte che durerà solo per qualche altro giorno. Parlando con loro, ho saputo che la pista del Palaghiaccio di Avezzano era l’unica pista in Abruzzo ad avere le dimensioni regolamentari; che era fatta benissimo e che vi si svolgevano dei corsi, anche per le scolaresche, e delle competizioni. Questi giovani adesso hanno dovuto abbandonare la più grande passione sportiva della loro vita, perché per allenarsi dovrebbero recarsi sino a Roccaraso o addirittura a Marino, alle porte di Roma. Considerando che siamo in montagna sembra un paradosso che nel 2011 non si possa usufruire di una tale struttura, che richiamerebbe d’inverno e d’estate anche tutti i turisti del circondario montano di Avezzano e oltre.
Inoltre, sono rimasta molto perplessa nel sentir dire che, pur essendo ancora l’edificio sotto tutela giudiziaria, sono state smontate, già da tempo, le macchine per la produzione e realizzazione del manto ghiacciato. Ma non c’era un custode giudiziario?
Forse ormai è tardi, Martedì prossimo 6 Dicembre si svolgerà l’ennesima asta per la vendita della struttura, che ovviamente, mancando di tutte le suddette apparecchiature, prevede anche il cambio di destinazione d’uso. Perciò tutto fa presagire che chi la comprerà , probabilmente ad una asta successiva e ad un prezzo più stracciato, difficilmente ripristinerà il Palaghiaccio trasformandolo in altro (Discoteca, Supermercato, ecc.).
Allora, ci chiediamo perché le istituzioni non si sono interessate prima a questo servizio e a questo sport e non hanno fatto in modo che questo impianto sportivo potesse continuare a funzionare? Penso all’impianto sportivo della piscina comunale che viene anche sovvenzionato dalla FIN (Federazione Italiana Nuoto) e dall’amministrazione comunale. Perché il Palaghiaccio non è stato aiutato? Impianti di questo genere, anche nelle località del Nord Italia vengono gestite sia dai privati specializzati sia dalle istituzioni, proprio per garantirne la qualità e la continuità nel tempo e mai sono stati chiusi.
Ieri, vedevo l’espressione delle persone che pattinavano con noi e di quelle che si fermavano a guardare e ho notato, per la prima volta dopo tanto tempo, i loro occhi brillare per una vera felicità , la stessa che si legge quando si riesce giocando a sentirsi giovani di nuovo, a dimenticare la pesantezza dei disagi quotidiani.
Quanti giovani adolescenti e non, persone diversamente abili (V. il Curling) che non hanno la possibilità di praticare uno sport o non sanno come passare il tempo durante i pomeriggi invernali e i fine settimana, avrebbero passato qualche ora di svago e di sano sport nel Palaghiaccio? Quanti spettacoli sul ghiaccio e altre collaterali manifestazioni potrebbero svolgersi in questa struttura? Avremmo potuto ospitare spettacoli di Disney per i nostri bambini, galà dei più grandi campioni del Mondo.
Quando qualche anno fa frequentavo il Palaghiaccio, il Sabato pomeriggio, erano molti i giovani che pattinavano a suon di musica, senza andare a chiudersi in angusti locali notturni, bui, dove spesso alcool e droghe trovano spazio.
Avevamo questa fortuna e non siamo stati capaci di apprezzarla, molte giovani promesse nostrane di questo sport, per il quale abbiamo tanti Campioni a livello Mondiale (tutti provenienti dal Nord Italia) mi dicono adesso che il loro unico sogno di vita si è interrotto.
Non so se adesso possiamo ancora fare qualcosa, ma sicuramente possiamo chiedere ai privati che lo compreranno, alla FISG (Federazione Italiana Sport del Ghiaccio) e alla amministrazione comunale di impegnarsi a recuperare il Palaghiaccio, a renderlo di nuovo funzionante e ad incrementarne la sua attività sportiva e ricreativa.
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