Ateneo: studenti terremotati e ignorati


odontoiatria-con-cifone-giu-09L’Aquila – Gli studenti che sono restati all’Università dell’Aquila sono terremotati come gli altri, incontrano difficoltà e problemi a non finire, ma non godono di alcun beneficio per esempio sui costi dei trasporti, o tramite borse di studio. Neppure a parlare di affitti agevolati e, comunque, agevolazioni nel reperimento di alloggi e camere in cui abitare. Prima del sisma erano in case e camere spesso di pessima qualità, costose e in nero. Insomma, cosa si fa per gli studenti iscritti a L’Aquila? Finora di concreto, niente, hanno detto questa mattina delegazioni di studenti presenti all’assemblea di ateneo convocata dal rettore Ferdinando di Orio. L’assemblea, molto affollata da tutte le componenti del mondo universitario, è servita a ribadire che occorrono risorse e maggiore sensibilità delle istituzioni verso i problemi dell’ateneo e degli studenti. I quali sintetizzano: “Cosa ha fatto la regione per noi? Niente”. In assemblea si è parlato addirittura di rilancio e qualcuno ha addirittura ipotizzato che possa aversi un aumento delle iscrizioni. Piccolo è bello sarà il nuovo slogan, e magari si avrà anche maggiore e proficuo contatto tra studenti e mondo accademico. Occorrono però confort formativi, occorre uscire dalle tende, occorrono incentivi, ci vuole un perchè per iscriversi a L’Aquila, oggi, dopo quel che è successo. Fiducioso, deciso il rettore di Orio: “Comunque dobbiamo ripartire, dopo quel che è successo sarà un’altra cosa, ma l’università resterà quella che era. Nessun corso sarà chiuso”.
(Nella foto: Odontoiatria anche in tenda o in camper: un’immagine del mese di giugno, con la preside di Medicina Grazia Cifone)


21 Luglio 2009

Categoria : Cultura
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