Villa Pini, bancarotta fraudolenta


Chieti – ANGELINI RINVIATO A GIUDIZIO – Crack Villa Pini, l’ex patron Enzo Angelini, foto, alcuni suoi familiari e i revisori dei conti rinviati a giudizio nell’inchiesta sulla bancarotta del gruppo, a suo tempo condotta dal procuratore capo Mennini. Il crack è di centinaia di milioni. Creditori sono banche, privati e lavoratori restati a lungo senza retribuzione, in un braccio di ferro rimasto storico in città. Angelini è pronto a difedersi e lo ha ribadito anche oggi in dichiarazioni spontanee. A suo tempo fu raggiunto da un ordine di carcerazione a domicilio. la finanza, nel corso delle indagini che si rivelarono molto complesse, sequestrò beni di Angelini del valore di alcuni milioni di euro, tra i quali alcuni dipinti d’autore di grande valore artistico ed economico. Ben poco rispetto ai 400 milioni di cui si parla oggi come di un debito in bancarotta fraudolenta.
Nel dettaglio, il Gup Paolo Di Geronimo ha rinviato a giudizio il grande accusatore nel processo per la sanitopoli abruzzese che con le sue dichiarazioni porto’ in carcere a luglio del 2008 l’allora presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, assieme alla moglie Anna Maria Sollecito, alla figlia Chiara e a tre componenti del collegio sindacale, Giovito Di Nicola, Guglielmo Ascione e Lorenzo Appignani. Per Angelini e la moglie le accuse sono quelle di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, per la figlia di distrazione mentre i tre sindaci devono rispondere di omesso controllo della contabilita’, Di Nicola in qualita’ di presidente del collegio sindacale, gli altri due quali sindaci effettivi. La prima udienza del processo e’ stata fissata al 20 marzo prossimo. Nel corso dell’udienza preliminare Unicredit Banca di Roma si e’ costituita parte civile con l’avvocato Pierluigi Tenaglia.


06 Dicembre 2011

Categoria : Cronaca
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