Opinioni – “Ardatece er Puzzone!”
(di Giampaolo Ceci) – Ciò che sta accadendo in Italia assume i toni kafkiani se non addirittura del teatro dell’assurdo di Ioneschiana memoria. Premetto che non sono iscritto a partiti politici, ma non per questo sono privo di un normale senso civico che mi porta ad interessarmi di ciò che avviene nel mio paese.
Vediamo di ricapitolare quanto accaduto al nostro governo.
Tre anni fa ci sono state regolari elezioni. Il popolo delle libertà e la lega hanno ottenuto la maggioranza dei consensi e hanno fatto un governo di coalizione.
In questi anni di governo, ha fatto bene, ha fatto male, ha fatto poco o nulla? Non saprei dire. Non voglio entrare nel merito.
Nell’ultimo periodo, con l’acuirsi della crisi economica, l’Italia è stata oggetto di una speculazione finanziaria. Sorvoliamo per ora ance sulle ragioni della crisi. Diciamo che si è manifestata un’evidente azione speculativa sul nostro paese che comporta il rischio di non poter ripianare il deficit con l’emissione di nuovi titoli di stato e quindi di non poter pagare la poderosa e spendacciona macchina pubblica di cui si è dotato con la conseguente “bancarotta”.
La colpa della speculazione dei mercati finanziari sull’Italia è stata attribuita avarie cause, tra le quali, non ultima la debole maggioranza che si andava assottigliando per le continue defezioni e per l’immagine del premier che si è prestata a critiche oggettive per comportamenti non propri probi, seppure “normali” per un multimilionario
In concomitanza dell’emissione di un’ulteriore cospicua mole di titoli di stato (l’asta c’è stata qualche settimana fa) che correva il rischio di andare deserta e anche probabilmente perche la crisi si ripercuoteva anche sul valore di borsa delle sue aziende, il Premier, pur vantando ancora una striminzita maggioranza alla camera, ma con una consistente maggioranza al senato, decide di fare il gran gesto e si dimette.
In una normale analoga circostanza il Presidente della repubblica avrebbe preso atto della situazione e dopo aver sciolto le camere avrebbe ridato al vincitore delle lezioni un altro mandato esplorativo per verificare se c’erano le condizioni per compattare la sua squadra in un governo bis. Solo dopo aver preso atto della impossibilità di ricostituire la maggioranza avrebbe mandato tutti a casa e indetto nuove elezioni.
Questo ragionamento ovvio e lineare però non è stato seguito. Col consenso del premier e per l’urgenza determinata dalla grave situazione finanziaria del paese, si è deciso di dare un segno ai mercati per scongiurare che l’asta dei titola copertura del debito pubblico andasse deserta.
Forse sarebbe bastato cambiare il ministro dell’economia, invece, in considerazione della scarsa Credibilità internazionale del Premier si è chiesto al Cavaliere di farsi da parte per poter chiamare una personalità che fosse stimata dai “mercati”. Ma chi sono i Mercati? Sono i grandi compratori di titoli di stato ovviamente ovvero: le BANCHE internazionali che dispongono di ingenti capitali, ovvero i soggetti più esposti alle conseguenze di una crisi finanziaria degli stati di cui detengono parti rilevati di titoli di stato.
“Stranamente “, proprio loro sono chiamate a gestire la Nostra politica nazionali affinché non sia in contrasto coi loro ingenti interessi. Quale migliore garanzia per il sistema bancario, avere un loro uomo nella stanza dei bottoni che cerchi di ripianare il “LORO” eventuale buco di bilancio?!
La nomina di un uomo non eletto da alcuno é un fatto anomalo, mai accaduto prima, al limite della costituzione in quanto il nuovo primo ministro non solo non era stato votato da alcuno, ma per di più non era neppure un parlamentare. Nessun problema. Te lo “eleggo” io in un battibaleno: e così è stato. Il fatto poi, che Monti faccia il Premier senza aver sottoposto al vaglio dei cittadini il programma di cosa intenda attuare, deve essere sembrato un dettaglio di scarsa rilevanza ai promotori di questa insolita iniziativa. Meglio mantenersi sul vago, i cittadini potrebbero non gradire. Ecco perché ha chiamato in ballo Ionesco e il suo affascinate teatro dell’assurdo. Sta di fatto che tutti gruppi indi strali Italiani, che possiedono giornali, hanno subito iniziato una campagna di elogi verso il Prof. Monti che non ha uguali paragonabile solo a quella denigratoria verso “er puzzone” che si era dimesso.
I poveri cittadini di destra e sinistra ora sono stati convinti che Monti è una persona stimatissima da tutti e capacissima. Altro che quel depravato del “puzzone”! Potere della “libera” informazione!
Non ho sentito alcuna forza politica garantista gridare allo scandalo, né esercitare alcun seppure velato dissenso da questa insolita procedura, tanto era più importante che “er puzzone” si togliesse dalle scatole a qualsiasi prezzo.
Oggi dobbiamo rilevare che il governo del nostro paese è retto da uno stimato professore che però non rappresenta nessuno. La democrazia si è addormentata: i mass media hanno vinto e il popolo bue è contento perché è convinto che ora tutto tornerà normale! Come quando si cambia allenatore alle squadre di calcio.
Le opposizioni esultano perché sperano che il nuovo esecutivo faccia cose diverse da quelle programmate dalla maggioranza uscente, dimenticandosi però che il nuovo governo non ha una base parlamentare su cui contare e soprattutto che, se deve fare gli interessi di qualcuno, non saranno certo quelli delle sinistre, ma quelli delle banche che lo hanno promosso così come è e quelli dei ruppi maggioritari che lo sostengono che rimangono di centrodestra. Il governo non può neppure porre la fiducia, non disponendo di parlamentari. Non gli resta che conquistarla di volta in volta con le forze che condivideranno le sue scelte.
Ma cosa avverrà se le scelte governative non fossero gradite alla maggioranza di centrodestra o di centrosinistra? O se addirittura fossero diverse alla linea politica sottoposta ai cittadini durante le elezioni?
È evidente che scelte votate al parlamento col dissenso dei parlamentari del Popolo della libertà sarebbe un sovvertimento della volontà popolare uscita dalle urne. Bene farebbe Berlusconi a gridare allo scandalo e a votare contro facendo cadere il governo appena eletto. Come è evidente quindi nessuna decisione sgradita alla maggioranza passerà, almeno al senato ove la maggioranza uscente è ancora forte.
Allora, come va a finire? Probabilmente il governo Monti servirà a fare passare le misure più impopolari che il governo Berlusconi non si è sentito di prendere e a dargli l’alibi per dire: ” era necessario votare si, per rimettere a posto i conti pubblici, e poi, mica li ho proposte io queste nove tasse, è colpa di quel capisciotto di Monti”. Come dire:” avete voluto la bicicletta…. . Passate le misure più impopolari, e gettate le premesse del ripianamento Monti non serve più anzi è un pericolo. Due salvatori della patria sono troppi. È per questo che non si deve candidare. Poi quando si discuterà delle altre questioni più politiche i partiti manterranno quanto sostenuto fino ad ora e quindi non si potrà varare alcun altro provvedimento legislativo di prospettiva dimostrando al paese ciò che tutti sappiamo: l’Italia non ha una maggioranza politica coesa, alternativa quella del “puzzone”.
Piuttosto che uno stallo in cui nulla si decide, meglio un donnaiolo impenitente che almeno decide, seppure poco e male penserà il popolo bue.
Si andrà alle elezioni e Berlusconi o chi per lui, potrà legittimamente dire: avete visto? Non ero io la causa della crisi e delle mancate riforme! Avete visto che neppure lo stimato Professore è riuscito a mettersi d’accordo con le opposizioni! Il centro destra è l‘unica forza politica in grado di costruire una maggioranza affidabile in questo sgangherato paese diviso a metà.
Allora, temo che lentamente si innalzerà un grido unanime in parlamento: basta coi tecnici capisciotti che non riescono neppure loro a prendere decisioni politiche condivise e in più ci tartassano di tasse.
Monterà una richiesta pressante e convinta anche nel popolo bue: ”ardatece er puzzone”!
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