Una cittadella giudiziaria dell’Abruzzo
Avezzano – Scrive Lucia Proto (donne IdV): “Nei giorni scorsi, si è tenuta presso il Tribunale di Avezzano una grande assemblea, partecipata e accorata, che ha visto la presenza di centinaia di avvocati, del personale del tribunale, di consulenti tecnici, ingegneri, architetti, geometri e commercialisti, centinaia di persone preoccupate per il proprio lavoro e la propria famiglia, perché la manovra finanziaria, varata dal Governo Berlusconi nello scorso Agosto, con i “tagli” sulla spesa pubblica, vuole sopprimere anche il nostro Tribunale.
Il terzo Tribunale d’Abruzzo per mole di lavoro, a parità con Chieti e subito dopo Pescara e Teramo. Un Tribunale che serve una popolazione anagrafica della Marsica di circa 140.000 abitanti (si calcola che vi sia un 25% in più non registrato all’anagrafe), un ammontare di circa 40.000 cause all’anno (il Tribunale di L’Aquila ne lavora circa 25.000).
Il Tribunale di Avezzano serve un territorio accidentato, specie d’inverno, che va da Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta sino a L’Aquila; è un servizio fondamentale della giustizia per combattere tutte le organizzazioni malavitose provenienti dai vicini territori di Caserta e Frosinone, oltre a quelle presenti anche nel territorio della Marsica che diventano ogni giorno sempre più diffuse e potenti.
Per il Tribunale di Avezzano lavorano migliaia di persone tra avvocati, cancellieri, personale addetto, consulenti tecnici, professionisti, provenienti da tutto il territorio della Marsica di cui finalmente tante donne. Gran parte dell’economia di Avezzano e della stessa Marsica gira intorno a questo Tribunale, chiuderlo significherebbe uccidere l’economia e la legalità di tutto il nostro territorio.
Centinaia di attività professionali ed economiche funzionano grazie alla presenza del Tribunale: studi, copisterie, tabaccai, ristoranti, bar, negozi di abbigliamento, edicole, agenzie immobiliari, panifici, parrucchieri e tante altre ancora.
Qualche anno fa, addirittura si era parlato di creare ad Avezzano, una Cittadella Giudiziaria.
Credo che questo sia non solo un importate progetto ma sia soprattutto adeguato alla fisionomia economica e sociale di tutta la Marsica. Qui, ad Avezzano esiste già una Facoltà Universitaria di Giurisprudenza. Il Tribunale ha da sempre rappresentato nella storia di questa nostra terra un servizio vitale, che trae addirittura le proprie radici, fin dal ‘700, dalla tradizione locale di molte famiglie di far studiare giurisprudenza all’Università del Regno di Napoli. Tradizione che ha connotato anche tutto il tessuto sociale e culturale del nostro territorio. Centinaia di famiglie specie negli ultimi 60 anni, hanno spronato i propri figli a studiare per diventare avvocati e magistrati.
Vi è una tradizione della giustizia, della specializzazione nelle competenze giuridiche che va incrementata, rinnovata e trasformata in un volano economico e culturale non solo della Marsica ma di tutta la Provincia di L’Aquila. Avezzano è il tribunale della Provincia di L’Aquila. Avezzano è la Cittadella Giudiziaria dell’Abruzzo.
La sottoscritta, quale Responsabile Donne dell’Italia dei Valori, pensa che sia fondamentale la permanenza di questi uffici giudiziari anche in ragione del notevole e recente aumento dei reati contro le donne e i bambini. Infine ritiene che le leggi riduttive emanate da un Governo poco attento ed insensibile ai problemi della giustizia e avallate all’epoca senza riserve da politici locali, non siano assolutamente portatrici di alcun risparmio. Difatti tutte famiglie coinvolte in questa dinamica riduttiva sarebbero costrette a sopportare maggiori spese e notevoli disagi e molte potrebbero rinunciare addirittura al diritto primario della giustizia. Auspico che i nuovi responsabili governativi capiscano che l’applicazione delle leggi e il dirimere del contenzioso tra cittadini, come avviene nei paesi più evoluti d’Europa, sono la base e il futuro della Democrazia.
Nel frattempo invito tutti i cittadini a sostenere tutte le iniziative che verranno programmate”.
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