ZF, figuracce e politica inconcludente


L’Aquila – Scrive Lelio De Santis (IdV L’Aquila) : “Una città alla disperazione sociale ed economica si attacca a tutto per sopravvivere e confida in buona fede nel lavoro degli amministratori pubblici ai vari livelli eletti proprio allo scopo, per servire una comunità e non per servirsene o per ricevere un grazie, a cominciare dal Presidente-Commissario, Gianni Chiodi, e dal Sindaco, Massimo Cialente.

Da noi, a L’Aquila, l’impegno principale dei maggiori attori dell’attività politico-istituzionale non è quello di servire una comunità allo stremo, cercando ognuno di fare di più e meglio, di concertare le decisioni e di fare insieme, ma è solo quello di indire conferenze stampa per polemizzare e per alzare la voce contro limiti ed omissioni dell’altro!

I protagonisti hanno un nome ed un cognome: Gianni Chiodi, il super Presidente che dichiara ogni giorno con una bella faccia tosta che sta facendo ricchi gli Aquilani; Giorgio De Matteis, proconsole del Presidente, che un giorno promette oro ed argento ed il giorno seguente si esercita in polemici e vuoti formalismi; Massimo Cialente, il Sindaco – Tentenna che prima ha assecondato i poteri della gestione commissariale, ora attacca e contesta tutto, spesso arrivando quando i buoi sono usciti dalla stalla.

La vicenda della Zona franca urbana è l’emblema dell’inconcludenza e della confusione politica ed istituzionale che governa la città dell’Aquila e che ha la responsabilità della ricostruzione sociale e materiale.

Non ci voleva molto a capire che in Europa contano più le ragioni tecniche, i parametri oggettivi, gli indicatori economici, che le parole e le raccomandazioni dei politici, che forse sono decisive solo in Italia.

Non sarebbe stato più utile far gestire la “Questione zona franca” prima e bene sul piano tecnico dalla struttura del Comune e della Regione insieme, con i rispettivi Dirigenti preposti alle politiche comunitarie, visto che ci sono e che vengono lautamente pagati?

Evidentemente no, poichè ai nostri protagonisti interessa solo apparire, acquisire meriti …e pensare alle prossime elezioni!

E così, dopo 32 mesi, la città è ancora avvolta nelle nebbie della totale incertezza e della sterile polemica, senza che nessuno possa intravedere un’idea di futuro.

Io penso, l’Italia dei Valori pensa, che nei prossimi 5 anni, quelli della vera ricostruzione, il Governo della città non può essere affidato a nessuno dei galli che finora si sono beccati nel pollaio, senza rendersi conto che anteponendo le ambizioni personali e le beghe di bassa politica L’Aquila non rinasce.


03 Dicembre 2011

Categoria : Dai Lettori
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