Zona franca, che noia polemiche e liti


(di G.Col.) – I politici non debbono avere una percezione esatta del pensiero popolare. Credono che la gente premi chi alza di più la voce, quindi passano molto tempo a litigare. Sta accadendo ancora una volta per la zona franca a L’Aquila che, dopo 32 mesi, non esiste. E potrebbe anche non arrivare mai. Troppo tempo perso, ha detto oggi Gianfranco Giuliante, che conclude: “Recuperiamolo”. E’ l’unico che non urla e tenta di ragionare, pur graffiando.
I vertici delle istituzioni soffiano sul fuoco delle risse da cortile, convinti che la gente li stia a sentire e sicuri di guadagnare voti per aver litigato ognuno meglio del suo avversario. Rinfacci, contumelie, staffilate, schiaffi, urli, berci, starnazzi. E non si vede nulla. Ma loro non se ne accorgono e continuano. Attorno alle battaglie tra galli o cani c’è un pubblico di paganti e sommettitori. Attorno alle risse politiche c’è solo un esponenziale aumento della sfiducia . Un declino.
Possibile che non se ne rendano conto? Le liti non infondono speranze o stima, bensì erodono quel minimo di considerazione che ancora la gente ha dei politici. L’astensionismo elettorale dice proprio questo, e continuano a non capirlo. Nel coro osceno di urli e sberleffi, si intinge il biscotto della campagna elettorale. Il default, per ora, è questo, mentre si approssima quello economico. Con velocità crescente, come quella dell’espansione dell’Universo. Vogliono capirlo, sì o no?



02 Dicembre 2011

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.