FIOM su contratto Sevel
Lanciano – Il segretario nazionale del sindacato FIOM Maurizio Landini, foto, con il segretario abruzzese Gianni Di Cesare, ha parlato oggi a Lanciano del problema contratto alla Sevel. Secondo la FIOM, Marchionne intende estendere a tutti gli stabilimenti Fiat in Italia il cosiddetto “modello Pomigliano”, cioè un contratto di lavoro ad hoc ad di fuori delle regole nazionali di categoria. La decisione è contestabile per tutti gli stabilimenti, ma lo è ancora di più – per la FIOM – in Val di Sangro. La Sevel è la più grande industria automobilistica d’Europa nel campo dei veicoli commerciali e occupa 6.200 persone ad Atessa, più l’indotto. E’ produttiva, va bene e a fine anno avrà prodotto 220.000 furgoni Ducato. Il momento attuale è positivo e le prospettive anche. Impossibile, quindi, pensare a “pomiglianizzare” l’azienda, tagliando molti dei diritti acquisiti dai lavoratori in 40 anni e inasprendo le condizioni di lavoro limitando lo spazio di sindacati e occupati. E’ questo il succo della lotta che il sindacato sta portando avanti ed è intenzionato a inasprire.
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