Stretta creditizia, Regione punta su confidi
Pescara – “Oggi il Sole 24 Ore ripropone ancora una volta le problematiche legate al credito e soprattutto alla carenza di liquidita’ del settore che e’ gia’ nei numeri, e che di fatto sta preparando uno scenario da ‘credit crunch’ ovverosia un forte razionamento del credito che le nostre banche, come tutte quelle delle comunita’ europea, stanno avendo. Si prestano meno denari e quelli che vengono erogati vengono prestati a tassi molto alti che richiedono inevitabilmente piu’ garanzie al sistema locale”. A parlare e’ l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione. “In questo scenario allarmante – prosegue l’amministratore – la Regione Abruzzo raccoglie l’invito della presidente nazionale di Confindustria, Emma Marcegaglia, riportato nei giorni scorsi sul Sole 24 Ore in cui si auspica come necessario il tema delle aggregazioni dei confidi esistenti in Italia, cosi’ come raccoglie l’invito di Rete Imprese Italia (Casartigiani, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti), in relazione alla necessita’ di rafforzare i confidi presenti sul territorio. L’attuale Governo regionale ha anticipato infatti le loro preoccupazioni, perche’ ha cognizione che i confidi hanno in questo momento sulle loro spalle quote di rischio superiori rispetto al passato. Infatti l’impiego delle garanzie sta crescendo in modo asimmetrico rispetto agli impieghi bancari, cioe’ sulle spalle dei confidi insiste anche una parte del rischio che in passato gravava sul sistema bancario oltre al rischio legato al finanziamento delle PMI. Tale e’ la richiesta che viene dalla finanza e direttamente dalle PMI a cui possono dare risposta solo consorzi fidi maggiormente patrimonializzati. Il tema – ricorda Castiglione – e’ stato anche trattato, proprio per la sua incombente gravita’, dal presidente nazionale di Confartigianato,Giorgio Guerrini, presente a Pescara al convegno indetto dalla sede territoriale di Pescara, dal tema ‘Il futuro del paese nelle mani delle piccole e medie imprese’, dove lo stesso ha dichiarato che Regioni come la Liguria e la Toscana ed altre vanno addirittura verso un unico Consorzio fidi regionale, mentre altre vanno verso non piu’ di tre o quattro, asserendo che in Abruzzo i confidi sono troppi e poco patrimonializzati e che la legge regionale va nella giusta direzione. Cosi’ come il bando comunitario a valere sulle risorse Por-Fesr di prossima uscita, per 15 milioni di euro per la creazione di un fondo di rotazione che andra’ a finanziare i fondi rischi dei confidi regionali che rispetteranno i parametri presenti nella legge regionale n.37/2010. Altri fondi andranno al comparto dei confidi utilizzando le risorse presenti sul ‘Par-Fas’ e sul ‘Fondo Rotativo per gli Investimenti e la ricerca (FRI)’”.
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