La UIL chiede chiarezza sui consorzi industriali


Pescara – La Uil Abruzzo ha diffuso una nota in cui sostiene che la stessa ha sempre sostenuto la necessità del riordino e della modernizzazione dei consorzi industriali. In Abruzzo, i Consorzi sono sette: Sangro, Vastese, Avezzano, L’Aquila, Sulmona, Teramo, Chieti-Pescara, e la loro situazione è estremamente diversificata: si va da realtà che funzionano e con i bilanci in attivo, come il Sangro, a veri e propri disastri economici e gestionali, come la Val Pescara, cui la risposta giusta sarebbe la liquidazione coatta amministrativa. La Regione ha deciso di commissariare tutti i consorzi industriali (L’Aquila esclusa) per procedere alla loro liquidazione, senza chiarire cosa prenderà il loro posto, con quale percorso e in quali tempi pensa di arrivare al nuovo assetto. Non sappiamo valutare i benefici che verranno a regime da questa operazione, perché la Regione non ha illustrato la riforma che vuole realizzare, se non per accenni a mezzo stampa ai “cluster”, interessanti ma tutti da specificare. Se l’idea fosse non di riformare, ma di chiudere i consorzi e dare le loro competenze urbanistiche a comuni e province, la cura potrebbe rivelarsi peggiore del male. Potrebbero invece essere valide soluzioni che prevedano accorpamenti. Sarebbe ottima cosa da un lato esaltare funzioni di marketing territoriale, da Agenzia di sviluppo regionale, ma senza dall’altro lato sacrificare la gestione materiale. È giusto valorizzare il privato, ma senza perdere funzioni da organismo pubblico, per quanto riguarda la gestione di appalti e fondi. Intanto, questo modo di procedere con i commissariamenti al buio congela l’azione e l’economia dei consorzi funzionanti e rischia di creare serie disfunzioni laddove i consorzi svolgevano un ruolo utile, che ora viene inibito, peggiorando la situazione che si vorrebbe migliorare. Tra i problemi, segnaliamo il blocco del sistema finanziario dei consorzi per la realizzazione delle programmate opere infrastrutturali, il blocco dell’attività degli impianti di depurazione e di trattamento delle acque, la sospensione delle attività di assegnazione e di cessione alle imprese dei lotti di terreno. La Uil Abruzzo pensa che l’Assessore alle Attività Produttive, che non ha ancora risposto alle ripetute richieste d’incontro da parte dei Sindacati, dovrebbe convocare quanto prima le parti sociali, illustrare scopi, tempi e modi della riforma e verificare un percorso di attuazione della stessa che minimizzi le disfunzioni.


21 Luglio 2009

Categoria : Economia
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