Carpineta su polemica dirigenti


L’Aquila – L’assessore regionale Federica Carpineta (foto) scrive: “Sulla vicenda delle retribuzioni attribuite ai Direttori e ai Dirigenti Regionali, intendo chiudere oggi, definitivamente, una polemica che non ho aperto e che non voglio alimentare ulteriormente, neanche dedicandogli altre risposte, ma confermo al consigliere Costantini l’invito a acquisire gli atti e a adottare le decisioni che riterrà convenienti, per sé e per la sua parte, sia in ordine alla possibilità di impugnarli sia in ordine alla possibilità di avanzare proposte concrete nelle sedi competenti. Così, oltre alla sua capacità demagogica, si conosceranno anche le doti di statista, di legislatore e di amministratore che ancora non emergono dalle sue uscite pubbliche. Invece, le reazioni suscitate da più parti – le solite parti – dal necessario chiarimento offerto ai Cittadini Abruzzesi dopo l’uscita demagogica del consigliere Costantini sui compensi attribuiti ai dirigenti regionali, confermano il persistere del vizio che ha causato non pochi problemi anche in Abruzzo: la difesa egoistica di piccoli e grandi interessi corporativi. Sembra di capire che si tratta di personaggi che seguono la moda del momento: farsi belli attaccando il pubblico impiego e la politica. Non replico alcunché ad alcuno di loro. Chiedo invece ai Cittadini di valutare le loro dichiarazioni alla luce di alcune semplici riflessioni. Innanzitutto bisognerebbe ricordare dove erano loro quando la Regione Abruzzo ha visto lievitare il numero dei dirigenti fino a 120; dove erano quando sono stati stabiliti i fondi per “premiare” la dirigenza senza che si siano introdotti criteri rigorosi di valutazione. Dove erano quelli che vestono i panni degli esperti delle imprese e delle professioni, palesando, sempre più, un’incontenuta voglia di entrare definitivamente in politica, dopo esserne stati vicini se non abbracciati a quella recente e meno recente. Tutti hanno cose da dire, ma in realtà non dicono niente di costruttivo o, al più, dicono cose che vorrebbero sembrare proposte ma sono solo siparietti demagogici. Noi non abbiamo dedicato tempo al proscenio mediatico, ma abbiamo lavorato con serietà, utilizzando gli strumenti che ci sono: le leggi, i regolamenti, gli atti deliberativi e le varie fasi di contrattazione e di concertazione e di confronto con i sindacati che sanno sempre tutto prima di tanti altri, che hanno firmato le decisioni che hanno portato all’attribuzione delle contestate – ma dovute – retribuzioni e poi vanno a caccia di una posticcia verginità fatta di carta di giornale. Abbiamo ridotto il numero dei dirigenti da 120 a 87; lo ridurremo ancora, ma senza manie persecutorie; abbiamo ridotto le spese per il personale di milioni di euro in soli due anni; ridurremo soprattutto gli sprechi residui; cercheremo di eliminare certi odiosi privilegi, con l’auspicato e sempre ben accetto aiuto di chi, ogni tanto, invece, predica bene e razzola molto male; stiamo disegnando un’organizzazione della Regione che consenta di avere una burocrazia moderna, efficiente e sempre più vicina ai Cittadini. Di questo mi occuperò. Questo è il mio dovere. Quindi non seguirò né Costantini né gli altri mestieranti della moralizzazione da edicola, che mi sembra siano gli stessi che c’erano già quando ero studentessa universitaria e che ci sono ancora oggi, forse con l’intento di esserci ancora domani e dopodomani, solo per tutelare carriere personali e interessi di piccole e grandi corporazioni. (


01 Dicembre 2011

Categoria : Politica
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