Sevel, attesa per incontro Torino
Atessa – E’ in ballo il futuro della più grande azienda abruzzese, la Sevel di Atessa, nell’incontro di domani a Torino tra gruppo Fiat e sindacati, che chiedono garanzie sul futuro contratto di lavoro nello stabilimento, i cui dipendenti sono oltre 6.000. Mentre a Torino avrà luogo l’incontro, ad Atessa i lavoratori si riuniranno all’esterno dello stabilimento, e attueranno scioperi di due ore per ogni turno di lavoro. Per i sindacati, se non ci sarà chiarezza, si darà il via ad “uno scontro epocale”. La Fiat ha infatti disdetto il contratto di lavoro nazionale, e si accinge a proporne uno per ogni azienda, sul modello di Pomigliano. Accordi caso per caso ma, temono i sindacati, anche alti rischi per i diritti acquisiti dai lavoratori e per le tutele fino ad oggi garantite. Il “modello Pomigliano”, anche se accettato dai lavoratori di quell’azienda “obtorto collo”, rappresenta per i sindacati un punto interrogativo e una retrocessione rispetto a quanto conquistato in decenni di contratti nazionali di categoria. La trattativa con la Fiat sarà quindi complessa e impegnativa. Comprensibile, dunque, il clima di ansia e di tensione per migliaia di lavoratori e per la loro famiglie, non solo nella Val di Sangro.
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