Delitto Morelli, identificato l’ispanico
Spoltore – (Foto: Rita Morelli e il quartiere di Harlem) – La polizia di New York, si apprende nel pomeriggio, avrebbe dato un nome e un volto all’ispanico visto con la Morelli poco prima che fosse trovata morta accoltellata nel suo appartamento. Si era parlato da ieri di un giovane di nome Carlos. Sarebbe costui l’uomo visto con Rita Morelli, la donna di 36 anni di Spoltore trovata uccisa nel suo appartamento, in un terzo piano della 119* strada ad Harlem, un pittoresco quartiere della metropoli americana. In base all’identificazione, la polizia conta di poter stabilire molto presto coincidenze con il DNA trovato in casa: se ve ne saranno, per il sospettato si aprirà il carcere.
Le indagini si basano su dettagli molto precisi. Nell’edificio non si entra se non usando il citofono: il portone esterno viene sempre rigorosamente chiuso, come è abitudine di tutti a New York. Quindi chi ha ucciso la Morelli è entrato perchè gli è stata aperta la porta, dopo un colloquio al citofono. Significa che Rita conosceva bene il suo ospite. La Morelli è stata uccisa, dopo un tentativo di strangolamento, con tre coltellate al collo e alla parte superiore del corpo. Si può quindi pensare ad un’aggressione di tipo passionale, ma anche ad una “punizione” feroce. Non appena sarà possibile, la salma tornerà a Spoltore, dove vive la famiglia Morelli. Dal centro pescarese la donna era partita cinque anni fa, rapita dal “sogno americano” di cui ha parlato in tv anche suo fratello. Ad Harlem viveva e pare vi si trovasse molto bene. Frequentava l’Hunter College e per pagarsi gli studi, lavorava saltuariamente in un ristorante italiano, dove tutti parlano bene di lei. Il sogno americano è diventato anche l’ultimo sogno della donna abruzzese, forse troppo fiduciosa in un futuro e un tipo di vita che, nella Grande Mela come in ogni altra metropoli, è sempre piena di imprevisti e brutti incontri.
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