Casinò, lo vuole Tortoreto
Tortoreto – Non ci è mai riuscito nessuno, nè in Abruzzo, nè nel resto d’Italia, ma Tortoreto ci riprova, o meglio lo fa un albergo del lido, il Panoramic (foto) : chiede l’apertura di una casa da gioco. Lo ha fatto la maggioranza in consiglio comunale, che ha approvato una risoluzione per avere il casinò.
La licenza la vorrebbe l’hotel Panoramic, convinto che Tortoreto è il posto giusto per aprire una casa da gioco d’azzardo regolamentato dalla legge e sottoposto a rigidi controlli. La cittadina è quasi al centro dei 120 chilometri di spiaggia abruzzese, ha forte vocazione turistica, vive insomma di mare e di visitatori. Che gradirebbero molto qualche roulette e qualche tavolo da baccarat. Come, del resto, a Venezia o San Remo. Politicamente, cè una condizione da rispettare: i due gruppi di opposizione del Partito democratico e di Uniti per Tortoreto hanno subordinato il voto favorevole alla condizione che sia l’amministrazione comunale a fare la richiesta. Insomma sono favorevoli ad un casinò, ma in mano al Comune, come nelle altre città italiane in cui esistono case da gioco.
In Abruzzo è annosa la voglia di casinò, dai tempi in cui se ne chiedeva uno a Campo Imperatore sul Gran Sasso aquilano, uno anche a Francavilla (che aveva persino l’edificio destinato ad ospitare il gioco), un terzo a Roccaraso e altri qua e là . L’Abruzzo, insomma, si sente nel DNA la vocazione al gioco, che è notoriamente portatore di forti benefici per le casse pubbliche. E piace ai più. Ce la farà stavolta Tortoreto a sbloccare le insormontabili beghe politico-moralistico-burocratiche ha hanno sempre smorzato ogni velleità d’azzardo?
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