Ancora no alla barbarie vivisezione


Avezzano – Gianmarco Piccone Responsabile Comitato Anti-Vivisezione, e Lucia Proto Responsabile Donne IDV Abruzzo scrivono: “La vivisezione è una delle barbarie più crudeli e meschine che sono ancora praticate in Europa e nel mondo. La vivisezione non è soltanto la selezione di un animale vivo, ma sono tutti gli esperimenti compiuti in laboratorio come: l’esposizione alle radiazioni, a sostanze chimiche, l’induzione di malattie, le esposizioni ad acidi e altre sostanze tossiche e così via. Tutto comporta grande sofferenza e in ultimo luogo la morte. In Italia ogni anno vengono uccisi circa 1 milione di animali, nel Mondo centinaia di milioni.
Vengono praticati test di farmaci e di sostanze chimiche con la scusa che questi medicinali serviranno alle persone, ma non è così, le stesse aziende che ricorrono alla vivisezione dichiarano che è una pratica inutile, infatti, nelle descrizioni presenti nei farmaci, si trovano le testuali parole: “Test eseguiti su animali. Si ignora se questi risultati siano validi per l’uomo”. Ma gli animali continuano a essere tenuti in gabbia, avvelenati, fatti soffrire in solitudine, non accuditi e poi uccisi. Lo stesso accade, tramite procedure dolorosissime, con i test sugli occhi e sulla pelle dei singoli componenti presenti in cosmetici e shampoo, ma anche in questo caso la pratica dolorosissima della vivisezione è inutile perché i dati non risultano validi per l’essere umano.
Attualmente, la tecnologia permette di eseguire test più affidabili senza usare gli animali, sono molti infatti, ogni anno, i farmaci ritirati dal commercio perché risultati nocivi su l’essere umano che in effetti è la vera cavia.
Sofferenza e morte senza scopo, la vivisezione praticata come ricerca di base mirata alla cura di malattie per l’uomo risulta anch’essa inutile, infatti i dati raccolti evidenziano che non portano a soluzioni adeguate per l’essere umano, gli animali soffrono inutilmente e vengono fatti ammalare di cancro, sclerosi multipla, aids e manipolati geneticamente.
Gli stessi animali da quando nascono, vengono strappati alla madre e rinchiusi in gabbie sporche, senza mai vedere la luce del sole e subito destinati a esperimenti crudeli e barbarici. Immaginate se un vostro figlio appena nato vi venga portato via e rinchiuso in una gabbia, per poi essere destinato a subire le bruciature di sostanze chimiche in ogni parte del corpo, persino agli occhi e a esser consapevoli che la sua vita sarà un eterna sofferenza e la morte la cosa più dolce che gli capiterà. Questa non è scienza è crudeltà allo stato puro, e questa vivisezione la paghiamo noi con le tasse e con le nostre donazioni.
Gli studi sui danni al cervello sono fra i più dolorosi e servono solo a vedere cosa succede, ma coloro che le praticano sanno benissimo che gli animali perderanno tutte le capacità vitali.
Ustioni, amputazioni, avvelenamento, isolamento, danneggiamento del cervello e di altri organi, test con radiazioni e con sostanze chimiche, stimolazione elettrica non sono il simbolo della crudeltà di pochi, ma dell’indifferenza e il disprezzo di tutti. La vivisezione ammazza gli animali e fa rendere te e i tuoi figli delle cavie, molti dicono che se non si facessero esperimenti sugli animali non si progredirebbe, forse non sanno che la vivisezione è solo una piccola parte della ricerca, perché la scienza vera permette di avere risultati più completi senza torturare e uccidere milioni di animali inutilmente.
La vivisezione non è scienza ma solo l’ennesima dimostrazione della crudeltà, dell’ignoranza e dell’indifferenza dell’essere umano. Infatti il Parlamento Europeo, ovvero l’organo che dovrebbe rappresentare noi tutti, ha approvato il testo a favore della vivisezione tradendo milioni di animali e tutti i cittadini onesti e con un cuore.
L’Italia Dei Valori già da molti anni si batte contro la vivisezione e il Coordinamento Abruzzo IDV Donne e la sua Responsabile Regionale Lucia Proto sostengono con forza l’operato del Comitato Anti-Vivisezione che si batte contro la vivisezione e contro la normativa europea che l’ha legalizzata al fine di: salvaguardare la vita di milioni di animali, di evitare loro sofferenze atroci e inutili, di ridare alla scienza la sua naturale dignità e moralità e onorare l’orgoglio italiano, ovvero l’orgoglio di un popolo che non si vuole adattare alle direttive barbariche di poche multinazionali e vuole dar prova, in Europa e nel Mondo, di grande civiltà e umanità.
Per questo abbiamo preparato una petizione mirata ad abbattere la vergogna della vivisezione che chiede il bando di questa pratica e la chiusura di tutti i centri dove questa ha luogo tra qui quello di Green Hill. Chiediamo inoltre che l’Italia rifiuti la normativa europea che la legalizza e che per il test dei medicinali e dei cosmetici si faccia uso della tecnologia.
Se una specie aliena evoluta venisse sul nostro pianeta e vedesse le nostre barbarie e le nostre ingiustizie cosa penserebbe di noi? Rifletteteci”.


25 Novembre 2011

Categoria : Cronaca
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