Plenaria CALRE, intervento di Pagàno
L’Aquila – “La Conferenza delle Assemblee legislative regionali rappresenta un organismo strategico, centrale e fondamentale per l’attuazione del principio di sussidiarietà, definito e sostenuto dal Trattato di Lisbona, e per tutte le altre istanze comuni che le nostre regioni possono di volta in volta presentare, attraverso la Calre, agli organismi europei”. Così il Presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo e della Calre, Nazario Pagano, foto, nel suo saluto iniziale ai lavori della XV seduta della Plenaria della Conferenza delle Assemblee legislative regionale europee (Calre).
“La sfida posta dalle Regioni alla politica europea oggi è quella di aprire una nuova stagione costruita sul dialogo, confronto, integrazione economica e sociale delle Assemblee e dei Parlamenti regionali. C’è l’esigenza di una più consistente partecipazione e un maggior coinvolgimento delle Regioni, in particolare di quelle dotate di poteri legislativi, alla fase di formazione delle politiche europee, anche in relazione al ruolo riconosciuto alle Assemblee regionali nella procedura di “early warning system”, a tutela del principio di sussidiarietà. Il nuovo Trattato sull’Unione europea prevede, infatti, un espresso riconoscimento del ruolo delle Regioni laddove stabilisce che l’Unione rispetta l’uguaglianza degli Stati membri davanti ai trattati e la loro identità nazionale insita nella loro struttura fondamentale, politica e costituzionale “compreso il sistema delle autonomie locali e regionali”.
Tale riconoscimento delle Regioni e degli Enti locali costituisce il corollario di un’altra importante novità introdotta nel medesimo Trattato laddove ai tradizionali obiettivi della coesione sociale ed economica tra gli Stati membri dell’Unione europea, viene aggiunto anche l’obiettivo della “coesione territoriale”. La mia attenzione, pertanto, in questo anno, è stata rivolta prevalentemente a quelle iniziative tese a rendere più incisiva la reciproca conoscenza delle nostre regioni per creare quel dialogo necessario per essere più forti e rappresentativi dinanzi alla Commissione Europea e al Parlamento europeo. Mi sono battuto, e spero che il mio successore prosegua su tale cammino, per dare maggior enfasi e attenzione alla partecipazione delle Assemblee legislative regionali alla fase ascendente di formazione del diritto europeo, e a consentire alle stesse di partecipare attivamente al controllo sul rispetto del principio di sussidiarietà da parte delle iniziative legislative europee che toccano materie di competenza regionale. Come evidenziato anche nella Dichiarazione di Trento, un anno fa, occorre continuare a lavorare su questo percorso, affinché i Parlamenti nazionali coinvolgano effettivamente le Assemblee legislative regionali nel meccanismo di “early warning”. A tal proposito voglio ricordare la preziosa attività dei gruppi di lavoro che si sono occupati di e-democracy, sussidiarietà, federalismo fiscale, democrazia regionale, equilibrio ambientale rurale ed urbano. Nella consapevolezza che il cammino sinora intrapreso, che rafforza la dignità delle Regioni e degli Enti locali, è ancora lungo e difficoltoso, occorre essere uniti e unire le forze portando avanti uno sforzo comune teso a sviluppare relazioni continue, durature ed efficaci tra la Calre, le assemblee regionali membri e l’Unione europea. Ciò rappresenta un obiettivo necessario per costruire e consolidare l’Europa delle Regioni.
Un’Europa capace di ridurre le distanze coi suoi cittadini, prestando attenzione alle loro istanze. In definitiva permettere che i cittadini, attraverso le nostre assemblee legislative, si sentano parte attiva del processo europeo. L’Europa degli europei, in grado di trasformare il principio della “cittadinanza europea” in una realtà effettivamente e concretamente operante. La profonda crisi finanziaria degli ultimi anni, che si è tramutata in una grave crisi economica, ha colpito duramente i Paesi dell’Eurozona. Siamo tutti dunque chiamati a scelte dolorose, difficili, complesse e tuttavia indispensabili per garantire la tenuta della nostre economie e adeguate prospettive di sviluppo. E’ necessario costruire un’Europa più integrata, più competitiva, dotata di risorse sufficienti per portare avanti politiche comuni e per essere protagonista sulla scena internazionale. Un’Europa più unita per fare fronte alle tante sfide che il mondo globalizzato pone oggi alla sicurezza, ma anche ai pilastri della nostra convivenza civile e sociale. Voglio ringraziare, e mi avvio alla conclusione, i 74 Presidenti dei Parlamenti regionali europei, e in particolare le 22 Assemblee italiane, che, un anno fa, hanno votato all’unanimità la mia candidatura.
La mia elezione alla guida della Calre ha rappresentato un segnale di grande attenzione per l’Abruzzo che, per la prima volta dalla sua istituzione, è stata chiamata ad assolvere un ruolo di così alto profilo in Europa. Lo considero anche un segnale di fiducia e di speranza, che aiuterà la cittadinanza abruzzese a guardare avanti con rinnovato impegno verso un futuro migliore”.
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